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Tramonte (Ordine Architetti): “Foggia, Recovery Fund per unire la provincia”

Pianificare e programmare la rinascita integrando i territori in un unico sistema di sviluppo

FOGGIA – Pianificare e programmare la rinascita, riservando scrupolosa e lungimirante attenzione alle risorse e agli strumenti che saranno offerti dal Recovery Fund e dal CIS, il Contratto Istituzionale di Sviluppo. Per l’Ordine degli Architetti della Provincia di Foggia, “il 2021 sarà l’anno in cui si dovranno gettare le basi – ha dichiarato il presidente Nicola Tramonte – per un cambiamento vero del territorio: nel caso della Capitanata, ad esempio, si presenta la possibilità di intervenire sui fattori che hanno rallentato lo sviluppo”.

INFRASTRUTTURE E MOBILITA’ SOSTENIBILE. “Alle infrastrutture per una mobilità sostenibile, il Recovery Fund fornirà risorse pari a 31,9 miliardi. Una parte di quelle risorse sarà impiegata per la Capitanata. Questa provincia ha bisogno di ‘accorciare le distanze’ tra i diversi territori, troppo spesso slegati l’uno dall’altro da un sistema di reti e di trasporti sfilacciato, male organizzato, carente di collegamenti e servizi”, ha aggiunto Tramonte. “Il capitolo sulla mobilità riguarda anche la manutenzione stradale e l’alta velocità ferroviaria, oltre che l’intermodalità e la logistica integrata”.

DIGITALIZZAZIONE, COMPETITIVITA’ E CULTURA. “Una quota rilevante delle risorse, stiamo parlando di ben 46 miliardi, sarà destinata alla digitalizzazione nella pubblica amministrazione, del sistema produttivo e, infine, del turismo e della cultura. Anche in questo caso, la necessità è quella di moltiplicare le opportunità di crescita unendo questa provincia, vale a dire lavorando affinché l’acceleratore rappresentato dall’innovazione crei un sistema integrato di offerta e fruibilità delle eccellenze e dei servizi territoriali. E’ il capitolo che, potenzialmente, interessa di più i nostri giovani e la possibilità che siano loro il motore del cambiamento”, ha dichiarato Tramonte.

RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA. “La rivoluzione green è uno dei capitoli che impegna più direttamente l’intelligenza, la capacità analitica e la professionalità degli architetti. La riqualificazione degli edifici, si pensi ad esempio a quelli scolastici chiamati ad avere una più ampia e flessibile modularità, e l’efficienza energetica sono una delle priorità di questo peculiare asset del Recovery Found destinato a cambiare radicalmente i nostri centri urbani e le aree rurali, innestando e integrando elementi di innovazione sul recupero e la riorganizzazione funzionale di spazi e strutture”.

AREE INTERNE E CITTA’ DI RACCORDO. “Non dobbiamo permettere che la drammatica situazione contingente, pesantemente determinata dalle conseguenze dell’emergenza pandemica, rallenti o assopisca la necessaria presa di coscienza da parte di tutti di quanto sia necessario prepararsi, e farlo bene, alla fase di rilancio che abbiamo davanti. Storicamente, per fattori legati anche alla vastità e alla morfologia del proprio territorio, la provincia di Foggia ha avuto grandi difficoltà ad agire come un’unica e grande area. Le zone interne hanno subito i danni maggiori da questo punto di vista, rimanendo slegate e isolate dal resto della provincia. Foggia, innanzitutto, ma similmente anche città come Manfredonia, Cerignola, San Severo e Lucera possono svolgere un ruolo determinante come centri urbani di servizi, logistica e raccordo per uno sviluppo integrato e omogeneo di tutta la provincia, a cominciare dalle aree interne del Gargano e di quelle poste sui due versanti dei Monti Dauni. L’Ordine degli Architetti intende dare il proprio contributo a questa nuova fase che sta per aprirsi”, ha concluso Tramonte.

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