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Treno-Tram Foggia-Manfredonia e Macroregione Adriatica Due occasioni che la Capitanata non può perdere

In Capitanata servono più infrastrutture e servizi per dare impulso al turismo e sostenere le imprese. E’ la richiesta ancora una volta lanciata dalla Confesercenti Foggia in merito alle politiche di trasporto e, in particolare, sulla Macroregione Adriatica. Un obiettivo che permetterà alla provincia di Foggia – sostiene Franco Granata, direttore dell’associazione di categoria – di recitare un ruolo importante. Indicazioni che tornano quantomai d’attualità dopo lo sfogo dell’avv. Vincenzo Scarcia, presidente delle Ferrovie del Gargano, per  la mancata inclusione del progetto treno-tram Foggia-Manfredonia nelle opere previste dal Patto per il Sud.

«Il Partenariato economico-sociale – sostiene Granata – deve elaborare strategie di sviluppo capaci di valorizzare le potenzialità della Capitanata. Non possiamo limitarci al mero rivendicazionismo, non possiamo lamentarci ogni volta che restiamo esclusi dai processi di sviluppo per mancanza di una nostra proposta integrata e intersettoriale che sia inserita in un sistema che vada oltre i confini Provinciali e Regionali». Per questo Granata condivide le obiezioni di un imprenditore illuminato come Scarcia quando si lamenta dell’esclusione del treno tram per Manfredonia dai finanziamenti del Patto per Il Sud. ( Gazzetta della Capitanata del 31 maggio u.s.). Ritiene però che «dobbiamo essere noi a fare la nostra parte». Confesercenti ribadisce quanto già sostenuto in occasione della firma del Patto della Macroregione Adriatico con l’obiettivo di rendere più veloce e flessibile l’intero Corridoio Adriatico frontaliero da Nord a Sud, nelle relazioni trans-balcaniche nel mare “chiuso” dell’Adriatico e avvicinare le sponde. Confesercenti espresse già in quella occasione la propria preoccupazione circa il silenzio sull’argomento delle forze politiche e sociali della Capitanata. «ll problema primario e prioritario del progetto – sostenne allora e lo ribadisce oggi Franco Granata – è quello di eliminare le strozzature che impediscono la velocizzazione del corridoio. La Provincia di Foggia ha un ruolo strategico nella realizzazione del Corridoio che deve difendere per assicurare una propria presenza strategica in un contesto regionale che non sempre è disponibile a equilibrare le esigenze di una Regione troppo lunga. Per rendere efficiente il corridoio Adriatico occorre superare marginalità volute o determinate da disattenzioni sia della Provincia di Foggia che della Regione Puglia».

Un obiettivo che permetterà alla provincia di Foggia di recitare un ruolo importante in questo percorso. «Le associazioni di categoria, che partecipano al partenariato con la Regione Puglia – conclude il direttore di Confesercenti -, e le forze politiche territoriali devono sostenere la candidatura della Capitanata quale cerniera strategica nord-orientale del Meridione. La nostra Provincia di fatto può svolgere funzioni di Raggiera lunga Interterritoriale e di nodo intersezionale mediano tra Dorsale Adriatica e Trasversale Tirreno-Adriatica se solo si valorizzasse il polo logistico integrato dell’Incoronata con il suo scalo ferroviario intermodale; il treno-tram per Lucera e Manfredonia; il Porto alti Fondali di Manfredonia e la struttura aeroportuale del Gino Lisa nonché le numerose piste aree diffuse in Provincia di Foggia. Un obiettivo su cui gli assessori regionali Raffaele Piemontese e Leo Di Gioia non possono lasciarsi sfuggire».

 

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