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Truffe ai danni di anziani: i Carabinieri di San Severo arrestano 37enne

I Carabinieri di San severo, durante un pianificato servizio di contrasto al fenomeno delle truffe in danno degli anziani, hanno arrestato in flagranza di reato PASSARIELLO Emanuele, napoletano del ’79, il quale aveva appena raggirato una vedova di 81 anni. I militari infatti, ricevute delle segnalazioni da parte di alcuni cittadini circa la presenza di un uomo sospetto che si aggirava da alcuni giorni nei pressi della centralissima via Orazio Castelli, predisponevano un accurato servizio di osservazione e pedinamento nei confronti del trentasettenne. Quest’ultimo veniva visto entrare all’interno di un’abitazione ed uscirne dopo pochi minuti. Insospettiti dalla circostanza, i Carabinieri decidevano di bloccare l’uomo che veniva trovato in possesso di 2100 euro, tutti in banconote da 50 euro. Le indagini permettevano di appurare che il soggetto aveva appena ricevuto la somma da parte dell’anziana signora la quale dichiarava ai Carabinieri di essere stata contattata telefonicamente da un uomo che, qualificatosi come avvocato, raccontava alla vittima che la figlia aveva provocato un incidente con un mezzo non assicurato. Nella telefonata, l’uomo, con l’intento di spaventare la signora, riferiva che la figlia era stata arrestata dai Carabinieri e che per scarcerarla avrebbe dovuto consegnare immediatamente 4.800 euro ad un suo collaboratore che l’avrebbe raggiunta a casa. Per rendere più credibile la vicenda, l’uomo faceva parlare la donna con un altro soggetto che, facendosi credere Maresciallo dei Carabinieri, confermava il racconto. Subito dopo la telefonata, si presentava presso l’abitazione dell’anziana signora il Passariello per riscuotere il denaro spacciandosi per collaboratore dell’avvocato. Quest’ultimo, ricevuti i 2.100 euro, intimava alla donna di preparare anche dell’oro da consegnare in garanzia, in attesa di ricevere la restante somma. Tuttavia, appena uscito dall’abitazione, i militari bloccavano immediatamente l’uomo e ricostruita la vicenda, lo dichiaravano in stato di arresto, restituendo il denaro alla denunciante. L’arrestato, veniva quindi tradotto presso il carcere di Foggia. A seguito della convalida dell’arresto è stato posto ai domiciliari.

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