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Turismo sul Gargano: aumenta la destagionalizzazione

Tanti turisti a Monte S.Angelo, Rodi, Vieste, Peschici, Vico e in Foresta Umbra fino al nuovo stop

Zangardi di Gargano Ok: “Sindaci e Parco del Gargano iniziano a fare sinergia con gli operatori”

Turismo interno: sempre più pugliesi (salentini soprattutto) amano viaggiare sul Gargano

RODI GARGANICO (Fg) – Prove tecniche di destagionalizzazione. Nel periodo storico più complicato e difficile, a livello planetario, degli ultimi 60 anni, da giugno e fino ai primi giorni di novembre, il Gargano ha continuato a ospitare turisti. “A Monte Sant’Angelo, Vieste, Peschici, ma anche a Vico, Rodi e in Foresta Umbra”, ha spiegato Bruno Zangardi, presidente degli operatori turistici riuniti nel consorzio Gargano Ok, “fino alle ore immediatamente precedenti all’annuncio delle nuove disposizioni restrittive anti-Covid approvate dal governo, si è visto un movimento di arrivi e presenze molto interessante. E’ in atto una nuova dinamica sulla quale stanno influendo più fattori: il bonus vacanze valido fino a fine anno, la voglia di viaggiare ‘fin che si può’ incrementata dalla probabilità crescente di nuovi lockdown, la necessità di spostarsi all’interno della stessa regione fino a prima del nuovo e recentissimo divieto di muoversi da comune a comune”, ha aggiunto Zangardi. “C’è anche una nuova consapevolezza negli operatori turistici: i flussi vanno incrementati, anche e soprattutto in bassa stagione. In bassa stagione si lavora meglio, ci si può concentrare sulla qualità dell’offerta, sul valore esperienziale della vacanza, coccolando i turisti. Ed è quello che abbiamo fatto finora e che intendiamo fare con ancora maggiore determinazione a partire già dalle prossime settimane, a iniziare da quando, speriamo presto, la curva dei contagi permetterà agli italiani di tornare a potersi muovere e viaggiare”.

Di novità, nelle dinamiche che stanno caratterizzando il turismo sul Gargano, ce n’è anche un’altra, ed è quella dell’accresciuta volontà di fare sinergia tra pubblico e privato. “Il presidente del Parco Nazionale del Gargano Pasquale Pazienza ha chiamato noi operatori per concordare azioni comuni sulla promozione, la destagionalizzazione e la piena fruizione delle bellezze e delle esperienze del territorio. E’ un segnale molto positivo. Abbiamo subito risposto ‘presente’, mettendo a disposizione materiale fotografico e audiovideo utilizzato per una trasmissione televisiva andata in onda su Telenorba nei giorni scorsi. Anche diversi sindaci del territorio stanno muovendosi meglio che in passato, lo stiamo vedendo anche attraverso iniziative intelligenti come i press tour che proprio nei giorni scorsi hanno portato blogger e giornalisti a Vico del Gargano, San Menaio, Vieste, Peschici, in Foresta Umbra e sul Lago di Varano per promuovere il turismo dell’olio”. “Mare e montagna in pochi chilometri, spiagge e laghi in un fazzoletto di terra, borghi meravigliosi e eccellenze produttive, arte, storia, trekking montano e sport d’acqua, i camminamenti sulle vie della spiritualità, i siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità, un Parco Nazionale e riserve naturalistiche e della biodiversità: non c’è territorio, in Italia, che sia più vario e capace di offrire tutto questo in un’unica provincia”, ha dichiarato orgoglioso Bruno Zangardi. “Noi ci siamo, il Gargano c’è. Questa estate abbiamo avuto il 100% di riempimento delle strutture ricettive. I circa 6mila posti letto offerti dalle 20 strutture ricettive consorziate operanti a Rodi Garganico, San Menaio, Peschici, Vieste, Monte Sant’Angelo e Mattinata hanno fatto registrare il tutto esaurito. Le richieste hanno superato le nostre disponibilità complessive, nonostante la situazione Covid abbia tenuto in gran parte lontani gli stranieri. E continuano ad arrivare richieste di informazioni e prenotazioni per la primavera soprattutto dalla Puglia, con un incremento considerevole dai salentini che hanno voglia di tornare sul Gargano o di venire a scoprirlo per la prima volta. Bisogna continuare così, lo dico sia ai miei colleghi operatori turistici sia alle istituzioni del territorio: trasformiamo le difficoltà di questo periodo storico in una opportunità per consolidare le nuove dinamiche che si stanno affermando”.    

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