Tutto pronto per l’VIII edizione dei “Presepi di Pasqua”, a San Severo. Quest’anno, con la novità delreadingdi Nazario Vasciarelli: “Il corpo è uscito dalla tomba”.
È giunta all’ottava edizione la mostra dei diorami pasquali a San Severo, grazie all’organizzazione dall’artista presepista, Emilia Presutto. La mostra sarà visitabile, gratuitamente, dal 14 al 25 aprile, nei locali annessi alla chiesa del Carmine, in via San Giuseppe 56, dalle ore 18.30 alle 21.00. Quest’edizione sarà impreziosita da 5 nuovi diorami, che si aggiungono a quelli già presentati. Le nuove opere sono: La preghiera cristiana; Il suicidio di Giuda; La discesa dello Spirito Santo, realizzati da Emilia Presutto, autrice anche delle altre opere esposte e curatrice della mostra. Le altre due novità sono: “I mercanti cacciati dal tempio”, di Antonio Russo; “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”, di Massimo Simigliani. Entrambi i presepistihanno già collaborato in passato presentando altre opere nelle precedenti edizioni della mostra.Sarà possibile ammirare anche un quadro dipinto in acrilico su tela 50×70, dell’artista sanseverese, Diletta Ciannarella, raffigurante la morte di Gesù vista da una prospettiva insolita. La giovane e talentuosa artista ha così motivato la sua opera, a l’Attacco: “Sono stata ispirata dal testo contenuto nel libro di Maria Valtorta: ‘L’evangelo come mi è stato rivelato’. Un libro da cui ho attinto diverse indicazione per il mio quadro”. A completare le novità legate all’edizione 2019 dei Presepi di Pasqua, ilreading teatrale “di e “con” Nazario Vasciarelli, intitolato:“Il testamento di Ponzio Pilato”. L’attore sanseverese sarà accompagnato dal M° Giuseppe Iuso al flauto traverso. L’evento si terrà il giorno dell’inaugurazione della mostra (alle ore 19.00), sabato 13 aprile alle ore 19.30 (in replica il 16). “Il reading, riguarda l’indagine che Ponzio Pilato fa sulla resurrezione di Gesù”, ha evidenziato Nazario Vasciarelli. I posti sono limitati e conviene prenotarsi direttamente all’artista. Emilia Presutto, realizza diorami di Natale e di Pasqua da 19 anni. Iscritta alla sede Nazionale dell’Associazione Italiana Amici del Presepe, scrive per la rivista associativa ed ha curato diverse conferenze sia sulle origini dei presepi pasquali che sul Natale. Collabora attivamente con l’associazione “La Città dei Colori” con la quale ha realizzato un progetto articolato durato 3 anni sulle origini del presepe natalizio e i personaggi che lo compongono. “Questa ‘usanza’ del ‘presepe di Pasqua’ era in uso già nei primi decenni del 1400 sia in Italia che all’estero, soprattutto in Germania ed Austria – ha spiegato Emilia Presutto – Questi ‘presepi’ tanto nelle abitazioni private, generalmente custodite sotto campane di vetro, quanto nelle chiese e prevalentemente nei monasteri. Poi sono stati via via ‘dimenticati’ fino ad essere quasi banditi con la controriforma attuata nel 1564. Ritornata in auge nell’ultimo decennio, la tradizione dei presepi di Pasqua ha prodotto opere, come quelle che si vedranno a San Severo, in tante città italiane”. Le conclusioni tecniche di Emilia Presutto: “I diorami permettonodi lavorare in uno spazio stretto ma con una prospettiva a volte molto profonda, giocando con la luce e i colori, per ottenere effetti scenici che non si potrebbero realizzare con un ‘presepe aperto’. Il diorama, quindi, racchiude il lavoro in una scatola e consente la visione della scena solo frontale”. La talentuosa ventiseienne Diletta Ciannarella, vive a San Severo,ma si èlaurea presso l’Accademia delle Belle Arti di Foggia. Disegno e pittura ad acrilico sono i suoi cavalli di battaglia. Il suo stile pittorico è a metà tra l’illustrazione ed il realismo. “Il corpo è uscito dalla tomba”, sarà l’emozionante reading del noto attore Nazario Vasciarelli, che lo anticipa a La Gazzetta: “La vita di Pilato è all’improvviso sconvolta dagli eventi misteriosi che si susseguono per la sparizione dal sepolcro del corpo di Gesù, mettendo a dura prova la sua mente razionale di romano abituato alla prosaicità della sua vita di soldato e di Procuratore senza mezze misure. Adattato in linguaggio romanesco popolare da un romanzo dello scrittore Eric Emmanuel Schmitt, è costruito come un piccolo thriller ed incalza sempre di più come una vera e propria indagine poliziesca”. Nel confronto con i vari personaggio della storia (Caifa, Erode, Giuseppe d’Arimatea, Maria Maddalena, il discepolo Giovanni) Ponzio Pilato annaspa in quelle che una volta erano le sue certezze e comincia a dubitare. Emozionante è il rapporto con sua moglie Claudia Procula che, fedele al Cristo, costringe Pilato a mettersi in viaggio verso la Galilea: “Per capire”.
Beniamino PASCALE