UDIENZA A CARICO DEI “FURBETTI DEL CARTELLINO”. COLPO DI SCENA: CIAVARELLA FUORI DAL PROCESSO !
Un vero e proprio colpo di scena nel processo a carico dei dieci dipendenti del Consorzio di bonifica di Corso Roma.
Ieri, il Tribunale di Foggia, accogliendo tutte le argomentazioni avanzate dagli Avvocati Rosella ANGELORO, Maria Giovanna D’ALOISO, Michele FINOCCHIETTI e Gianluca URSITTI, difensori degli imputati, ha escluso Matteo Pio CIAVARELLA dal processo, in qualità di parte civile.
Dunque, il CIAVARELLA, cioè il principale accusatore dei suoi colleghi, non potrà essere parte del processo, ma “solo” un testimone.
Ricordiamo i fatti. Era il 2016 quando il CIAVARELLA, dipendente del Consorzio di bonifica di Foggia, denunciava dieci suoi colleghi per assenteismo dagli impianti di Palude Grande e Palude Lauro di Lesina.
A seguito delle indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di San Severo, i dieci dipendenti venivano rinviati a giudizio per truffa aggravata e assenteismo fraudolento.
Il fatto, assurto alle cronache locali e nazionali, fu oggetto di un servizio andato in onda il 23 gennaio 2020 su LA 7, durante il programma PIAZZAPULITA e riportato anche nella seduta pubblica, del 29 gennaio 2020, della Camera dei deputati. Nell’occasione, “il caso Ciavarella” venne citato, durante la discussione della proposta di legge di modifica del codice penale in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno di bullismo, quale esempio di bullismo posto in essere dai colleghi di lavoro.
All’udienza preliminare si costituivano parte civile il Consorzio di bonifica di Foggia e il CIAVARELLA, al fine di ottenere, all’esito del processo, il risarcimento per i pregiudizi subiti a seguito delle condotte illecite contestate agli imputati.
Alla prima udienza dibattimentale, oggetto del nostro articolo del 31 gennaio 2020, dal titolo “Prime schermaglie nel processo ai furbetti del cartellino” (https://www.lagazzettadisansevero.it/lesina-prime-schermaglie-nel-processo-ai-furbetti-del-cartellino-al-consorzio-di-bonifica/), i difensori degli imputati chiedevano l’esclusione dal processo, quale parte civile, del CIAVARELLA, evidenziando la mancanza di un nesso tra il pregiudizio che questi riteneva di aver subito e i delitti contestati.
Eccezioni che avevano convinto la Procura, che pure si associava alla richiesta di esclusione.
Il Tribunale si riservava e, dopo un lungo rinvio, dovuto all’emergenza pandemica, all’udienza del 18 dicembre 2020, accogliendo tutte le questioni sollevate dalle difese, ha escluso la costituzione di parte civile del CIAVARELLA.
L’udienza è stata aggiornata al 19 febbraio 2021.
Sara Prencipe