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Udine: “Delitto di San Rocco”; un esperto in dialetto sanseverese per tradurre le intercettazioni

Un esperto del dialetto sanseverese è stato ingaggiato dal Tribunale di Udine per decifrare e tradurre in italiano le intercettazioni di alcune telefonate avvenute tra Vincenzo PAGLIALONGA, di 41 anni e la propria madre.
L’uomo è accusato dell’omicidio di Lauretta TOFFOLI, morta la sera del 7 maggio 2022 nel quartiere San Rocco a Udine.

Secondo quanto riportato da UdineToday, madre e figlio si parlavano in dialetto stretto, tanto da risultare incomprensibile.
Il caso è stato chiamato “delitto di San Rocco”.

L’imputato, riporta UdineToday, non si è presentato ieri davanti alla Corte d’Assise di Udine, per motivi di salute e per il timore della propria incolumità.

Il PAGLIALONGA è accusato di aver ucciso, il 7 maggio 2022,
la sua vicina di casa, Lauretta TOFFOLI, con 38 coltellate.
La donna fu trovata senza vita dal figlio Manuel nel suo appartamento in cui viveva da sola al secondo piano. PAGLIALONGA, di origine sanseverese, e dal passato turbolento, sarà sottoposto a perizia psichiatrica per valutare la sua capacità di intendere e di volere, nonché quella di stare a giudizio e la sua pericolosità sociale.
Ad occuparsene sarà lo psichiatra Marco STEFANUTTI, nominato dal Tribunale, mentre il PM Claudia FINOCCHIARO ha nominato come proprio consulente lo psichiatra Corrado BARBAGALLO.
L’uomo era stato già arrestato ed era finito ai domiciliari nella stessa palazzina in cui è avvenuto l’omicidio.
Il 41enne viveva al primo piano del condominio di Via della Valle.
Molti conoscevano i trascorsi, mentre altri se ne tenevano alla larga.

“Arrestato più di una volta, il sanseverese avrebbe dato segni di instabilità brandendo, all’occasione, anche armi da taglio in momenti di forte rabbia ed aggressività. Era finito ai domiciliari proprio lì, nella stessa palazzina dove in più di un’occasione aveva avuto alterchi con diversi residenti”.

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