Ufficio avvocatura comunale: Dal 1998 ad oggi con costi contenuti ed ottimi risultati al servizio della Città.

Lettera a “La Gazzetta di San Severo”
“Egr. Sig. Direttore,
l’articolo pubblicato in data 2 febbraio 2015, dal titolo “I COSTI COMUNALI DELLE COMMISSIONI CONSILIARI E DELLE AVVOCATURE PUBBLICHE, mi da l’opportunità di rappresentare alcuni elementi riferiti
alla Avvocatura del Comune di San Severo, che sicuramente tranquillizzeranno i sensibili lettori sulla realtà locale, a differenza di altre situazioni venute di recente alla ribalta della cronaca.
Mi permetterà di evitare qualsiasi polemica su quanto molto genericamente paventato nell’articolo, come pure comprenderà come una compiuta relazione sulla situazione dell’Ufficio verrà resa, come ogni anno, direttamente all’Amministrazione.
In questa sede, però, mi preme evidenziaredue aspetti:
Il primo riguarda la piena legittimità dell’Ufficio Avvocatura, istituito con la Pianta organica del 1996, in concreto costituito nel 1998 e rafforzato, nella attuale consistenza, nel 2010. In particolare, quanto alreclutamento del personale professionale, esso è avvenuto a mezzo di mobilità interna, rispondendo ciò non solo a ragioni di ottimizzazione del personale a disposizione, volute da precise norme di legge, ma anche ad uno specifico obbligo normativo che richiedeva allora, e richiede tuttora, una prioritaria attivazione della procedura della mobilità rispetto al pubblico concorso.
Le procedure di reclutamento, dunque, sono state esperite nel pieno rispetto della legge e non sono mai state messe in discussione da alcuno, neppure a mezzo di impugnative dinanzi al Giudice Amministrativo.
Il secondo aspetto attiene alla convenienza per un Ente pubblico di un Ufficio interno di Avvocatura, rispetto al ricorso al Libero Foro.
Tale problema sicuramente ha ispirato le scelte dell’Amministrazione nel 1996,verosimilmente giustificate dal notevolissimo costo delle spese legali che in quegli anni superavano di gran lunga il miliardo di vecchie lire.
Non vi è dubbio, comunque, che risponde al principio di “buon andamento della pubblica amministrazione” quello di valutare continuamente tale profilo e cioè il costo di gestione di un Ufficio di Avvocatura, i risultati conseguiti, ed il prevedibile risparmio di spesa pubblica che permette di effettuare.
I costi. L’Ufficio, composto da tre Avvocati e da due collaboratori amministrativi, privo di personale di qualifica dirigenziale, costa all’Ente € 216.352,23 complessivi annui, comprensivi dei compensi professionali solo sulle cause vinte, gran parte dei quali non grava sul bilancio dell’Ente, ma deriva dai recuperi delle soccombenze nei giudizi.
Tale dato complessivo va comunque correttamente considerato, posto che il costo del personale impiegatizio è comunque un elemento imprescindibile nell’organizzazione dell’Ente, anche nel caso di gestione del contenzioso basato sul ricorso al Foro esterno, dovendosi in ogni caso provvedere agli adempimenti amministrativi correlati, come ad esempio i provvedimenti di conferimento degli incarichi,di liquidazione degli acconti e dei compensi professionali, ecc. ecc..
Per cui il dato reale da porre a raffronto, con una ipotesi di diversa gestione a mezzo del ricorso al Foro esterno,è pari ad € 163.666,00, riferito al solo costo degli Avvocati interni.
I risparmi. All’attento lettore si vuol dare soltanto una idea dei costi che l’Amministrazione sopporterebbe affidando integralmente le cause al Foro esterno. Si ipotizzi, ad esempio, che annualmente il Comune introiti 100 cause; in realtà sono in numero significativamente superiore.
Ognuna di queste cause, perse o vinte, potrebbe costare all’Ente € 5.000,00.
Una semplice moltiplicazione darebbe subito un numero importante a raffronto, pari ad € 500.000,00.
In realtà, riferendo dati già pubblicati sull’Albo Pretorio on line, e riportando gli importi delle ultime 10 liquidazioni ad Avvocati esterni, per incarichi conferiti negli anni passati, si leggono le seguenti cifre per ogni singola causa, persa o vinta:
€ 25.376,00, € 15.755,92, € 3.214,15, € 19.570,72, € 13.417,35, € 4.801,50, € 10.962,43, € 4.674,25, € 9.797,72, € 17.796,56, per un totale di € 125.366,60, che esprimeuna media di € 12.536,00 per causa.
Ebbene, volendo tornare all’esempio di partenza di 100 cause all’anno, queste darebbero un dato più verosimile pari ad € 1.253.600,00 (unmilione-duecentocinquantatremilaseicento).
A queste spese andrebbero aggiunte quelle della consulenza, (pareri legali ed assistenza alle procedure amministrative), la quale nella consistenza del carico di lavoro medio espresso in questi ultimi anni dall’Avvocatura, non potrebbe avere un costo inferiore ad € 200.000,00, annui, oltre ai costi della gestione della depenalizzazione, (e cioè dei giudizi di opposizione ai verbali al Codice della Strada o ai Regolamenti Comunali), la quale se affidata all’esterno costerebbe non meno di € 100.000 annui, in ragione del fatto che, negli ultimi anni, i ricorsi proposti dinanzi al Giudice di Pace e dinanzi al Prefetto si sono aggirati nell’ordine di diverse migliaia all’anno.
Ed allora si arriverebbe all’impressionante totale di oltre un milione e mezzo di euro, che non reggerebbe in alcun modo al confronto con gli attuali costi dell’Avvocatura.I risultati. Anche gli elementi su tale voce saranno oggetto di compiuta relazione annuale per l’Amministrazione, mentre i pochi riferimenti che seguono si basano su dati direttamente o indirettamente rinvenienti dagli atti già pubblicati sull’Albo on line, evitando, per ragioni deontologiche, qualsiasi confronto con quelli conseguiti dagli Avvocati esterni.L’Avvocatura, oltre a fronteggiare il contenzioso nella maggior parte dei casi in qualità di parte convenuta/resistente, conseguendo risultati nell’ordine medio di due terzi di cause vinte e di un terzo di cause perse, nell’anno 2014, ha conseguito il recupero di importanti cespiti del patrimonio immobiliare comunale, contrastando pretese di usucapione avanzate da privati, ovvero rappresentando il Comune in qualità di attore in azioni giudiziarie tese al riconoscimento della titolarità pubblica di determinati beni immobili, i quali complessivamente sommano un valore non inferiore a tre milioni di euro. Inoltre, negli anni 2013 e 2014l’Avvocaturaha recuperato € 322.636,00 di crediti del Comune nei confronti di privati e di Società,ed altre azioni esecutive sono tuttora pendenti.
Annualmente, infine, la cura dei giudizi della depenalizzazione permette di recuperare non meno di € 300.000,00 annui, i cui dati vengono ricompresi tra quelli indicati nei rendiconti annuali della Polizia Municipale.
Cosicché, i dati reali a raffronto tra il costo dell’Avvocatura interna e la diversa gestione del contenzioso indicherebbero un rapporto di circa uno a dieci, in favore della scelta di economicità ed efficienza effettuata dall’Amministrazione Comunale fin dal 1996.
Ebbene, una rendicontazione di tal fatta riempie di orgoglio tutti coloro che concorrono a tali risultati, e non può che soddisfare il senso civico di chi sente la “cosa pubblica” come appartenente ad ognuno di noi.
Con tale spirito propongo dette riflessioni alla pubblica opinione, ed anche ai celati autori di quell’articolo.”
Avv. Mario Carlino, Responsabile dell’AvvocaturaComunale
