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UN BRACCIO DI SILICONE E PASSA LA PAURA DELL’INIEZIONE

Vaccinarsi o non vaccinarsi sembra il dilemma amletico che, in questi ultimi tempi, continua ad attanagliare molte menti.
Rispettando il diverso modo di pensare, riportiamo una notizia che sta viaggiando in tour neanche se a trasportarla fosse un carro allegorico.
Sono invece le innumerevoli testate che ne parlano ed il caso rimbalza a prova di silicone, come lo stesso materiale di un braccio su cui, un cinquantenne di Biella, ha pensato bene di farsi praticare l’iniezione della dose di vaccino.
“È successo giovedì, nel centro vaccinale di Biver Banca a Biella, dove è consentito l’accesso diretto, senza prenotazione, per chi decida di sottoporsi alla prima dose: un medico odontoiatra di 57 anni, l’unico sospeso a Biella proprio perché aveva rifiutato di vaccinarsi, si è presentato con un braccio in silicone che comprendeva la spalla col muscolo deltoide in cui infilare l’ago, pensando di poter ingannare gli operatori sanitari, raggirare il sistema ed ottenere così il Green Pass senza aver realmente fatto il vaccino”, riporta la Repubblica.
Nonostante l’applicazione in silicone fosse molto simile alla vera pelle, il colore e la percezione al tatto hanno invece insospettito l’operatrice sanitaria che era impegnata nella vaccinazione.
La stessa ha chiesto dunque al paziente di mostrare il braccio per intero e, una volta scoperto, l’uomo ha cercato persino di convincere l’operatrice a chiudere un occhio.
È stato però denunciato per truffa e segnalato in procura dalla Asl competente.

“I governanti italiani hanno un braccio lungo e uno corto: quello lungo serve a prendere e arriva dappertutto; quello corto serve a dare e non raggiunge che i più vicini”, asseriva Ignazio Silone, ma in questo caso, a voler arrivare, e senza essere preso, era il braccio di un governato…di silicone per giunta!

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