UN NATALE TRA TANTI DILEMMI PER LA NOSTRA TERRA MALATA
di DESIO CRISTALLI
Ad uno sguardo superficiale ed inesperto questa realtà potrebbe sembrare una terra nella norma e che non ha problemi e che, tutto sommato, gode discreta salute. Invece sotto la cenere di una presunta normalità cova un fuoco sociale preoccupante in vista del prossimo futuro. So che a molti Lettori questo esordio sembrerà esagerato e pessimista. E allora vorrei indicare solo alcuni dei gravi dilemmi che abbiamo (ai quali pubblici amministratori, sindacalisti ed analisti sociali potrebbero aggiungere tanto altro…) e che rendono alquanto nebuloso il domani. Partiamo dall’analisi annuale del “Sole 24 Ore” che certifica che la Provincia di Foggia è la penultima in Italia per la qualità della vita! Ma dopo questa ‘scoppola’ c’è tanto altro altro: un’emigrazione giovanile e non solo spaventosa tanto da aver portato San Severo nel tempo da oltre 60.000 abitanti a meno di 54.000; i tanti ridimensionamenti subìti nel tempo dalla Città, dalla Stazione Ferroviaria all’Acquedotto Pugliese, dall’Azienda del gas metano ad altre difficoltà dell’Agenzia delle Entrate; ancora, il pericolo ridimensionamento epocale del nostro Ospedale con cucine a rischio soppressione, reparti e unità operative in grave crisi di personale; una Casa Circondariale che dopo la chiusura di qualche decennio fa ed una sudatissima riapertura (grazie alla lungimiranza e al sacrificio del Direttore ‘storico’ UMBERTO SOLIMENE!) rischia sempre di essere cancellata dalla geografia penitenziaria pugliese. E mi fermo qui per non deprimere oltre i nostri Lettori che ora però saranno più preoccupati rispetto all’inizio della lettura di questo (realistico!) Editoriale. A quanto evidenziato, aggiungo solo un’altra cosa per non rovinare il NATALE alla Comunità Sanseverese: la presenza di una POLITICA LOCALE caotica e per la gran parte impreparata e inadeguata. Chi non ne fosse convinto, analizzi meglio i social e chieda in giro alla gente cosa ne pensa. Siamo onesti: viviamo in una TERRA MALATA e che, rimanendo al linguaggio sanitario, avrebbe urgentissimo bisogno di una lunga terapia intensiva al fine di mettersi al passo con tante altre terre migliori, come dicono impietosamente in ogni campo le statisticheufficiali.Non ne parliamo poi di un eventuale paragone tra l’intero nostro ‘Bel Paese’ (ricco SOLOdi bellezze naturali!) altrimenti rovineremmo ai nostri Lettori non solo il prossimo NATALE ma anche l’EPIFANIA, la PASQUA, il FERRAGOSTO e tutte le altre FESTE COMANDATE! Solo chi non ama veramente questa terra può continuare a nascondere la testa sotto la sabbia; chi l’ama denuncia onestamente tutto ciò — e magari altro di peggio! — al fine di ridare A TUTTI NOI la voglia di riflettere, lottare strenuamente e puntare a una vita sociale nuova e migliore.