UN PATTO PER UNA MIGLIORE SICUREZZA URBANA DI SAN SEVERO

L’Editoriale di DESIO CRISTALLI
Il 7 novembre scorso si è svolto al Teatro ‘Verdi’ di San Severo un evento su <<Droga e non solo: dalle dipendenze alla libertà’>>, promosso dalla Prefettura di Foggia, in collaborazione con il Comune di San Severo e l’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia. A tale GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE per gli studenti delle scuole locali hanno preso parte il Prefetto di Foggia MAURIZIO VALIANTE, il Sindaco di San Severo FRANCESCO MIGLIO e il Questore di Foggia FERDINANDO ROSSI con i Comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza ed il Capo della Direzione Investigativa Antimafia in Capitanata. Nell’occasione, il Sindaco di San Severo e il Prefetto di Foggia hanno sottoscritto il PATTO DELLA SICUREZZA URBANA DEL COMUNE DI SAN SEVERO, che le nostre due testate giornalistiche (cartacea e on line) hanno voluto approfondire per una più completa informazione ai Lettori e che prevede, tra l’altro, l’individuazione di aree urbane da sottoporre a particolare tutela, il contrasto delle occupazioni abusive degli alloggi, progetti di prevenzione della devianza minorile, lotta al fenomeno del racket e alla illegalità nel lavoro, il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza e degli organici della Polizia Locale anche per estenderne le attività su un maggiore arco temporale nella giornata. Si tratta di accordi di collaborazione e di solidarietà stipulati tra Stato ed enti locali che prevedono l’azione congiunta di più livelli di governo e la promozione di interventi per rendere effettivo il DIRITTO ALLA SICUREZZA. Il disagio sociale e lo scadimento dei comportamenti civili sono spesso strettamente legati a fenomeni di maggiore pericolosità e allarme che ledono il diritto alla sicurezza dei cittadini, soprattutto delle fasce più deboli. L’obiettivo di questiPatti è quello di eliminare progressivamente le aree di degrado e di illegalità, nel rispetto delle competenze delle autorità di pubblica sicurezza, ottimizzando l’integrazione con le politiche di sicurezza delle autonomie territoriali e impegnando maggiormente, come detto, la POLIZIA LOCALE. Il Patto prevede anche lo stanziamento di fondi e l’impiego di maggiori risorse umane, oltre ad azioni mirate per affrontare la questione dei rom e i reati di contraffazione, lo sfruttamento della prostituzione e l’abusivismo commerciale. Il Patto può comportare anche la riorganizzazione dei presidi delle Forze dell’Ordine e, all’occorrenza, l’istituzione dei ‘poliziotti di quartiere’.
