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Un ricordo dell’avv. Giuseppe Scarano

don Peppino, molto noto in tutta la Provincia, un esempio di signorilità

Conobbi  molti anni fa l’avv. Giuseppe Scarano, don Peppino per tutti, e rimasi subito attratto dalla sua autorevolezza, frutto non soltanto della sua sapienza forense, ma soprattutto dalla sua grande umanità e dalla sua coerenza.

Una persona serena, estremamente cordiale, di mediazione e, soprattutto, abile nel tessere rapporti e relazioni vere. Una persona di cui ci si poteva fidare, anche perché formatasi con valori forti e importanti, testimoniati e non proclamati.

E’ stato stimato presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati presso il nostro Tribunale di Foggia e, nonostante non fosse foggiano, assicurava la sua presenza e la sua quotidiana disponibilità a tutti, con sincera comprensione delle istanze e delle problematiche degli avvocati, di tutti, con un approccio garbato e discreto; spesso con una umiltà elegante.

Grande avvocato, è stato apprezzato da tutti gli operatori del diritto: dai magistrati, dai colleghi e dai cancellieri; un vero signore.

Andranno tributati anche a don Peppino busti, epigrafi e targhe, come piccolo segno per quanto ha dato a tutti, in termini di amicizia e di rapporti professionali. San Marco in Lamis, nei secoli fucina di intelligenze, con la sua scomparsa perde una componente importante del suo patrimonio umano. Un riferimento non soltanto forense, ma sociale, di un’intera comunità, che deve intendersi allargata quantomeno alla Provincia di Foggia.

Quando si ricorda qualcuno che non è più con noi, vi è sempre il rischio di scadere nella retorica, quasi fisiologico per un avvocato, ma la mia vuol essere una manifestazione di affetto e di gratitudine per l’esempio che ha offerto nella sua vita, nel suo agire sociale e nella sua professione, senza discrasie.

L’educazione, il garbo, il sorriso, il modo di intessere relazioni vere, lo studio e il lavoro, anche con la capacità di sdrammatizzare con frequenti battute, costituiscono un patrimonio da conservare e tutelare, da trasferire a noi e alle nuove generazioni, sempre alla ricerca di testimonianze vere, che ci comunicano che è possibile comportarsi con lealtà  e che la correttezza paga sempre. Non abbiamo bisogno, infatti, di modi affettati, formali e superficiali, ma di persone vere, d’animo forte e responsabili, in grado di distaccarsi dalle miserie umane con magnanimità, senza perdere la capacità di comprensione e di perdono. Uomini che, come don Peppino, fanno crescere la società civile con il loro esempio e con il rispetto vero dell’altro, e che costituiscono un interpello continuo per l’intera classe forense e non solo, richiamando, con la propria testimonianza, il primato di valori che spesso si rischia di far scadere attraverso baratti per apparenti ed estemporanei risultati.

Don Peppino Scarano lascia a tutti noi un’importante e poliedrica eredità, di cui occorre far tesoro per garantire e, se possibile migliorare, l’elevato livello assicuratoci da tutti i luminosi esempi che ci hanno preceduto.

                                                              Franco Lozupone

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