Un videogioco per “misurare l’asma” e curare i bambini del Terzo Mondo; il sanseverese Michele Nardella tra gli ideatori

Fa sempre molto piacere ed inorgoglisce il poter constatare quanti giovani si dedichino con passione alla scienza, allo studio, al lavoro ed a tutto ciò che di propositivo e costruttivo migliora la nostra vita.
Ed è di oggi, mercoledì 23 agosto, una notizia riportata dal Corriere Romagna che ha dedicato un ampio spazio alla inventiva di alcuni giovani studenti iscritti al secondo anno di Laurea Magistrale in “Biomedical Engineering”del Campus di Cesena.
Nel gruppo di lavoro composto da Giuseppe Andrea SACCA, Choopani BAHADOR e Malik Sibgha, figura Michele NARDELLA, un meritevole ragazzo di San Severo.
Dall’ingegno di tali giovani, con anche l’aiuto dell’ospedale “Maurizio Bufalini”, è stato ideato una sorta di prototipo, frutto della parte teorica di un compito in classe, ma che in futuro potrebbe diventare la base attraverso la quale risolvere gravi problematiche nei piccoli che crescono in aree del mondo purtroppo svantaggiate.
Il videogioco “low cost” è dunque uno strumento per diagnosticare malattie polmonari ed aiutare, in particolare, la diagnosi di quelle di natura asmatica che affliggono i bambini delle parti più povere del mondo.
In seguito ad un corso da 9 crediti formativi intitolato: “Context sensitive design of medical device”, tenuto dal professor Stefano SEVERIE da Johannes De Bie, ogni gruppo di studenti ha dovuto affrontare il design e la progettazione di un dispositivo medico.
«Per lo sviluppo del nostro progetto sono state fondamentali ricerche preliminari e numerose interviste con ingegneri biomedici ed elettronici, infermieri e
l’aiuto della dottoressa Elisa PAOLUCCI del servizio di Pneumologia dell’unità operativa di Medicina Interna dell’ospedale Bufalini di Cesena”, dichiara lo studente sanseverese Michele NARDELLA.
«Il dispositivo da noi ideato si chiama “Lung Hero peak
flow meter”, ed ha come obiettivo quello di monitorare quotidianamente il picco di flusso espiratorio nei bambini. Si dovrebbe usare due volte al giorno, in modo da poter verificare, con il passare delle settimane, eventuali miglioramenti o peggioramenti dell’asma e fornire al personale sanitario dati affidabili per poter regolarne eventuali terapie, o interromperle nel caso di una regressione della malattia».
«Il picco di flusso espiratorio è un parametro medico di grande importanza nella diagnosi e nel monitoraggio dell’asma, e viene misurato analizzando il picco ottenuto da una veloce e profonda espirazione del paziente attraverso un boccaglio. Far fare certe
“manovre” ai bambini non è facile. E gli strumenti di misurazione possono costare molto. Di qui l’idea di sposare il tutto con un videogioco che sia poco costoso ed accattivante per i piccoli.
“Lung Hero” è stato disegnato
con le sembianze del primo “Game boy” della storia ed integrato con un gioco che è stato progettato in python, per invogliare i pazienti ad usarlo. Sullo schermo del dispositivo, una volta acceso, apparirà il leggendario “Super Mario Bros” che correrà fino a quando il paziente non smetterà di esalare nel dispositivo. Attraverso il gioco si registreranno i valori espiratori del paziente e potranno essere valutati dal personale sanitario attraverso specifiche connessioni consentendo un monitoraggio accurato della patologia asmatica», come da nota informativa pubblicata sul Corriere Romagna.
“Lung Hero” potrebbe dunque rivelarsi in futuro un’importante
soluzione per il monitoraggio dell’asma pediatrico sia nei Paesi in via di sviluppo che nel resto del mondo, grazie a dei costi di produzione e di mantenimento molto bassi, nonché alla grande affidabilità.
Il tutto “solo” facendo correre
Mario Bros col proprio soffio. Ovunque un bambino viva.
Agli studenti ideatori, ed al concittadino Michele NARDELLA giungano merito e plauso in vista di altrettanti meritevoli traguardi.
