Una giovane imprenditrice, ha aperto a San Severo, “Pharmabis”, negozio con tutti prodotti a base di canapa.

Si cerca di far restare i giovani in questo territorio, affinché non venga depauperato di risorse e menti fresche. È la storia di Roberta Leggieri, 27 anni, di San Severo che, con spiccato senso imprenditoriale, guardando attentamente all’evoluzione del mercato della sua città e quello “fuori le mura”, con ragionevole coraggio, ha investito aprendo, in via Elisa Croghan, “Pharmabis” – biologica e legale, un negozio con tutti prodotti (terapeutici, alimentari e cosmetici) che hanno come base la canapa e il suo principio attivo: “Sono molto legata alla mia città, ai miei cari e alle abitudini che man mano sono diventate mie con il passare degli anni. San Severo è la mia terra e farei di tutto pur di non lasciarla! Non nego che, purtroppo, per le vicissitudini e la vita per niente facile in questo paese, ho pensato con mio marito al trasferimento lì dove la vita potesse essere più serena, dove un bambino potesse ancora essere libero di giocare in un parco, dove a scuola non si va per litigare con le insegnanti, dove esiste una speranza. Credo, ancora, a una vita migliore nel mio paese, perché molta gente è come me; perché non sono l’unica che ha voluto investire con qualcosa d’innovativo a San Severo”. La giovane imprenditrice, entra nel merito: “L’idea è stata di Nicola Liguori,un caro amico trasferitosi a Lecco, per studiare la Politecnico di Milano. Lui conduce anche studi sulla canapa per quanto concerne la bioedilizia e così a tavola, durante una cena, è nata Pharmabis. Il nome vuol unire (con ‘pharma’) il potere terapeutico dei prodotti e (‘bis’) per specificare che sono tutti a base di canapa o cannabis (stessa pianta). Pharmabis si occupa di tutto ciò che concerne la canapa: dagli alimenti ai cosmetici, agli estratti di CBD”. Roberta Leggieri, spiega l’impiego della canapa in diversi ambiti che hanno a che fare con la persona: “Particolare importanza riserviamo a questi estratti che contengono CBD(canabidiolo) che ha effetti terapeutici sul corpo. Esso viene presentato in tre diverse percentuali: 3%; 10%; 24%. Ogni concentrazione serve a gestire e trattare diverse sintomatologie: da un semplice stato di stress e salendo gradatamente al 24% con cui vengono trattate alcune patologie.
Non di minore importanza è il cibo, considerando che la canapa e i suoi frutti sono l’alimento in natura (dopo l’olio di pesce) più ricco di Omega-3, Omega-6, Omega-9, vitamine E, B1, B2, calcio, ferro, magnese e fosforo. Già un semplice cucchiaio di olio di semi di canapa al giorno, può essere un toccasana per combattere e prevenire il colesterolo. Un’alimentazione con questi prodotti potrebbe essere considerata un ‘vaccino nutrizionale’. Tutti i prodotti che vendiamo sono realizzati in un laboratorio farmaceutico che rispetta i più elevati standard qualitativi, con certificazione GMP. Dalla semina al confezionamento, ogni step del processo produttivo è seguito e controllato con la massima attenzione per assicurare che, scegliendo Enecta si sceglie il top della qualità!” La canapa, elemento che si sta affacciando anche in Capitanata e che ha, come si legge, garanzie e certificazioni: “La canapa ci offre anche una vasta scelta di cosmetici e perché, quindi, non compensare la voglia di sentirsi belle con la consapevolezza di utilizzare qualcosa di naturale che oltretutto ha anche effetti benefici sul corpo? – riprende la titolare di Pharmabis- Non sono un medico né una commerciante improvvista. Sono una persona che ha fatto della canapa uno stile di vita. Sono la prima testimone dell’impiego e dell’utilizzo della canapa: la mangio; la bevo; utilizzo tranquillamente gli estratti di CBD per migliorare le mie giornate. Collaboro con fornitori campani ma anche pugliesi, laziali, emiliani o piemontesi. Pratico prezzi alla portata di tutti, perché voglio che i miei clienti apprezzino e usufruiscano dei benefici di questa pianta speciale!” Il negozio Pharmabis, ha aperto da pochissimo ma in via Croghan si vedono tanti clienti: “I riscontri dei primi dieci giorni sono stati come immaginavo: molti curiosi, tanti scettici o dubbiosi, che hanno dovuto ricredersi (sotto consiglio del proprio medico). Ma altrettanti pronti e preparati, e questo mi conforta, all’approccio di questa nuova realtà. Ne approfitto– conclude Roberta Leggieri – per invitare tutti i miei coetanei a non andare via ma a credere nel proprio territorio, perché si può ancora far impresa e commercio. Certamente, bisogna essere formati e attenti al mercato, oltre che all’innovazione”.
Beniamino PASCALE