«Un’esperienza che mi ha cambiato la vita»
PESCARA. Il servizio civile come investimento per la propria formazione e la crescita culturale. È questo il motivo principale che ha spinto Ester Amoroso, 25 anni di San Severo (ma vive a Pescara), ad accettare la sfida per aiutare chi ha più bisogno: «Mi sono laureata in psicologia e a gennaio ho intrapreso la strada del servizio civile. Un’esperienza che giorno dopo giorno mi lascia sempre più orgogliosa e soddisfatta», afferma senza esitazioni.
Dall’assistenza agli anziani all’aiuto dato ai senza tetto, sono svariate le attività con cui si confronta quotidianamente: «Aiutiamo i più deboli e le persone in difficoltà, anche economica. Avvicinandosi a questo mondo si scoprono tanti aspetti altrimenti nascosti. Spesso quando si parla di servizio sociale ci si trova a fare i conti degli stereotipi, che solo con l’attivismo vengono abbattuti. Le persone che s’incontrano molte volte sono acculturate e alla ricerca di qualcuno che le ascolti. Certo, per intraprendere la strada sociale bisogna essere pronti a rimboccarsi le maniche, ma ne vale la pena». Anche in ottica futura: «Rispetto all’università, dove c’è tanta teoria e poca pratica, qui la situazione si ribalta. C’è bisogno di agire e di farlo in squadra. Io ho scelto questo percorso perché connesso con i miei studi, ma ritengo che indipendentemente dalla formazione il servizio sociale riesca a fornire molte competenze trasversali, come l’imparare a relazionarsi, lavorare in squadra, rispettare ruoli e orari». E poi c’è anche il lato economico, che non guasta: «Non è il motivo principale per cui ci si avvicina a questo mondo, ma non dispiace. Avere 430 euro in tasca a fine mese è una buona base, soprattutto considerata la crisi del lavoro. Un consiglio a chi sta pensando di partecipare al bando? Occorre capire se si ha dentro la voglia di aiutare il prossimo. Se così è, non bisogna avere esitazioni. E’ un anno speso per la formazione e che può tornare utile in futuro. Io lo rifarei».
fonte ilcentro