VERSO LEVANTE: UN’ANTOLOGIA DEI NOSTRI POETI
“Verso Levante” un secolo di poesia pugliese (1912 – 2013) a cura di
Salvatore Francesco Lattarulo è un’antologia presentata a Bari presso la Feltrinelli lo scorso 22 gennaio, che omaggia la poesia pugliese in lingua, attraverso un secolo con un lessico parentale (padri, figli, nipoti).
La conterraneità
messa in risalto soprattutto dalla storica denominazione delle 3 Puglie (Capitanata, terra di Bari e Salento), modulata dalla tradizione protesa però verso la maniera sperimentale di poetare su utopie, bisogni, irrequietezze. Poesie da sud verso sud, dal centro alla periferia, in una minuziosa ricerca dei poeti pugliesi.
-”Ho avuto difficoltà ad inventariare i poeti pugliesi, perché innumerevoli- spiega l’autore – E’ importante star accanto agli autori da antolicizzare. Infatti, con quelli viventi nasce inevitabilmente un rapporto interpersonale per approfondirne l’autenticità”-.
Infatti, proprio in questa antologia vengono citati i poeti Umberto ed Enrico Fraccacreta, storicamente e culturalmente riconosciuti nella nostra città, con le poesie Dolce, La sera, O tu che vegli, La casa invasa dal dolore
(U. Fraccacreta), mentre Dietro la vetrata, Ora che muove fresco il ciclamino, Girasti la svolta di Saint Germain di Enrico.
Un criterio adottato in questa antologia, come spiega l’autore, è il modo di disegnare l’esordio, la parabola ed il momento epocale del riconoscimento.
La poesia è un’editoria di nicchia, tende ad essere selettiva, ammette l’autore, molto più realistico pensare di organizzare, se pur con tanto lavoro, un’antologia di poesie che di narrativa.
L’aspetto straordinario del libro è aver messo in risalto la poetica degli autori antologizzati che hanno faticato per andare oltre la regione e farsi riconoscere nella loro poesia.
L’altro aspetto interessante è aver incluso l’ambito storico individuando tre generazioni padri, figli e nipoti che suggeriscono l’evoluzione.
Ma esiste qualcosa che li accomuna nonostante epoche, vissuti e abitudini diverse: tutti tendono all’isolamento sulla base di una vena sperimentale che li porta a sublimarsi per scrivere, poetare, emozionare, emozionarsi.
CAROLINA LEONE
