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“Verso una scuola di formazione all’impegno politico”, l’iniziativa della Diocesi di San Severo

guarda a un luogo comune dove “pensare insieme” una comunità corresponsabile.

L’incontro propedeutico al tema“Verso una scuola di formazione all’impegno politico”, si è tenuto martedì sera, presso il salone della Caritas diocesana di San Severo e ha avuto come titolo: “Il bello della politica…”. Entra nel merito, Severino Carlucci, direttore della Pastorale sociale e del lavoro, promotore dell’iniziativa, insieme al vescovo della Diocesi di San Severo, Mons. Giovanni Checchinato: “Si tratta di un percorso di formazione politica offerto a uomini e donne del nostro territorio per migliorarlo e non a partire dagli altri ma da noi stessi. Ci rivolgiamo a quelle persone impegnate o che desiderano impegnarsi in attività sociali e politiche. L’obiettivo della scuola sarà quello di promuovere una formazione integrale alla persona, fornire strumenti e metodi che aiutino il discernimento e la lettura consapevole della nostra realtà. Vogliamo anticipare la proposta con un incontro propedeutico dal titolo: ‘Il bello della politica..’ a cui daremo la voce a tutti coloro che interverranno. Le sollecitazioni ci sono arrivate dal nostro vescovo, Mons. Checchinato, per cercare di realizzare una struttura permanente sul territorio, che possa dare un contributo, soprattutto ai giovani, a livello formativo, per chi si pone con responsabilità e passione verso la politica”. Ogni persona, ogni cittadino, dovrebbe sentire il dovere civico di dare un personale contributo alla crescita della sua comunità. Un contributo inteso come servizio, in questo caso in politica, in cui i valori sono quelli della dottrina sociale della Chiesa e dei valori umani, in comunione e condivisione. L’impegno dei cristiani in politica è stato sempre sollecitato anche dai successori di Pietro: “Da Pio XII in poi, tutti i papi hanno auspicato un serio impegno dei cattolici in politica, per dare un contributo nell’amministrazione della Cosa pubblica e delle proprie comunità – ha continuato Severino Carlucci – Si parla di corresponsabilità nel concorrere ad organizzare e amministrare le comunità tenendo presente il bene comune e i valori umani, affinché si sia cittadini attivi e non sudditi. Cito una frase emblematica del cardinale Ruini: ‘Se la società va male e perché non ci sono abbastanza cattolici nelle istituzioni politiche’. Noi desideriamo essere inclusivi e vedremo come risponderà il tessuto sociale”. In realtà, ci sono tante istanze che partono dal basso e che hanno bisogno di essere ascoltate per poter dialogare, formare, per evitare che si deleghi sempre ad altri ciò che, magari, potrebbe essere il civico impegno di una cittadinanza attiva e attenta alle proprie questioni, affinché diventi collaborativa “con”e “nelle” istituzioni: “C’è un minimo di formazione politica a livello nazionale in alcuni partiti ma noi intendiamo farlo a livello locale, verso i giovani che vogliono entrare nel percorso e nelle dinamiche delle azioni proprie dell’amministrazione pubblica, per iniziare a dare ‘un’anima’ alla politica”. Una scuola di politica che, nel momento in cui si metteranno insieme tutte le componenti, possa diventare qualcosa di strutturato. “Non abbiamo un programma ben preciso, ma delle piste, proprio perché l’incontro sarà aperto a tutti, sarà aconfessionale, non religioso ma laico. C’interessa sapere che tipo d’istanze, di esigenze, di proposte arriveranno dal basso, rappresentate da coloro che parteciperanno. Poi, sarà stilato un programma e il calendario dei seminari, dei convegni, e tutto ciò che sarà utile alla formazione, come gli incontri con politici nazionali e locali per parlare di bene comune, legalità, accoglienza, solidarietà, lavoro, comunicazione, e altro”. L’inizio per il primo tassello è molto chiaro e Carlucci lo conferma nella sua chiosa finale: “Si dovrà partire dalla Costituzione della Repubblica italiana che è la magna carta delle norme, una sorta di bibbia laica che regolamenta la nostra vita di cittadini e ne detta le linee guida. Ora lanciamo l’idea e il progetto, cercando di fare rete nel territorio e coinvolgere un numero adeguato di candidati”. Le lezioni si terranno nel salone della Caritas diocesana, a San Severo. Le conclusioni di Mons. Giovanni Checchinato, vescovo della diocesi di San Severo, in merito all’essenza del progetto: “Sarà un luogo d’ascolto e di confronto, dove si penserà insieme, ispirandosi ai principi della dottrina sociale della Chiesa, per tutto ciò che sarà la fonte della scuola stessa”.

Beniamino PASCALE

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