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VI RACCONTO…LUIGI CASTIGLIONE

di VANNI PELUSO CASSESE

Il pugilato a San Severo ha espresso da tempo immemore una scuola di indubbia qualità. Molti i boxeurs indigeni che hanno conquistato titoli di prestigio. Dalle palestre locali hanno spiccato il volo verso mete nazionali e internazionali campioni del valore di LUIGI CASTIGLIONE, MICHELE MASTRODONATO, SALVATORE NARDINO, GIUSEPPE RUSSI, GINO MINCHILLO, ancorché nativo di San Paolo di Civitate. Sicuramente tutti talenti, ma che hanno potuto fare assegnamento anche su buoni maestri. Ecco allora che, dopo aver raccontato WALTER MAGNIFICO, mi sembra giusto raccontare anche LUIGI CASTIGLIONE, pure lui…magnifico, pure lui straordinario atleta, pure lui sanseverese, pure lui olimpionico. Il cognome CASTIGLIONE rimanda alla nobile antica casata che tanto ha inciso nella storia italiana. E già, perché ha espresso Cardinali e Papi, ma anche ambasciatori, cavalieri e condottieri. Oggi parliamo di un CASTIGLIONE…agonista olimpico. Certo non sono in grado di approfondire talune circostanze che lo riguardano, le sue vicende sportive non le ho vissute personalmente come è successo con il magnifico WALTER, bensì le ho seguite solo attraverso i media. Spero però di essere esaustivo abbastanza nel raccontare la sua storia sportiva che certamente gratifica il suo blasonato cognome e glorifica la città di San Severo, ma conto anche di riuscire a delineare qualche tratto dell’uomo…GINO. CASTIGLIONE è stato più volte campione italiano dilettanti di categoria. Partecipò alle Olimpiadi di Barcellona del 1992. L’anno successivo passò tra i professionisti e nel 1995 divenne campione italiano dei pesi mosca. Ma fu nel 1997 e con questo annuncio <oggi, 19 aprile 1997, il pugile sanseverese LUIGI CASTIGLIONE è campione del mondo>, che, nella categoria dei pesi supermosca WBU, dopo 12 interminabili e sofferti round…all’altro angolo il brasiliano GIOVANNI ANDRADE, si laureò campione del mondo, sì proprio così…del mondo. Titolo che riconquistò, poi, nel 1999 battendo il Sudafricano MZUKISI SIKALI.  In seguito passò alla categoria superiore dei pesi gallo nella quale nel 2000 disputò e vinse il titolo europeo EBU contro il danese JESPER D. JENSEN. Non c’è che dire, un tale palmares fa di Castiglione uno dei migliori pugili italiani anche a livello internazionale. Un campione ‘tascabile’, ma completo dove tecnica e velocità facevano a gara per rivendicare la sua miglior dote. GINO, questo il suo diminutivo per familiari ed amici, può ben fregiarsi della medaglia assegnatagli per l’eccezionale carriera sportiva e che gli è stata riconosciuta anche dalla municipalità sanseverese, la quale ha inteso aggiungere alla testimonianza prettamente agonistica anche: <inoltre, è un esempio, per tanti giovani sportivi, di impegno e dedizione, oltre che noto per il suo fair play>. La sua…genuinità ben si manifesta nelle sue mansioni e nei suoi momenti relazionali. Notevole commensale, amante della buona cucina, in special modo di quella casalinga della moglie. Abile raccoglitore di funghi a perpetrare la primordiale vocazione locale degli alacri terrazzani. Amorevole in famiglia i cui componenti in uno con gli amici sono i suoi inseparabili compagni di vita e d’avventure. Tifoso della Juve. Tanta la sua simpatia come è ben documentata anche in una foto in cui il gigantesco supermassimo cubano TEOFILO STEVENSON se lo tiene in braccio quasi fosse un cucciolotto. Pur tuttavia, voglio qui rilevare quanto in verità si siano dimostrati… extralarge quei 50 kg di corporatura di LUIGI CASTIGLIONE.

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