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VOGLIA DI ANDARE VIA”, IL NUOVO SINGOLO DI MATTEO LONGO SUL SOLCO DELLA CANZONE D’AUTORE ITALIANA

Voglia di andare via è il nuovo singolo del cantore ed autore di San Paolo di Civitate, Matteo Longo. Attivo protagonista della scena musicale e cultura di Capitanata, questa volta sulla scia della canzone d’autore italiana Longo ci regala una nuova composizione ricca degli echi della giovinezza, di passioni sociali e propositi mai tramontati, come spiega nell’intervista che segue.
Come nasce “Voglia di andare via”, così diversa dal suo solito modo di scrivere?
Nasce come esercizio nel corso di scrittura di canzoni Il Cantautore, a cui ho partecipato negli anni passati, a San Severo. Nell’occasione ho potuto avvicinarmi a sonorità diverse da quelle folk, che si ispirano alla canzone pop e d’autore italiana.
Un brano in italiano, su sonorità ed armonie diverse dal folk. Che opportunità le ha offerto?
Grazie all’italiano e alle sonorità maggiormente moderne sono ritornato ad alcune atmosfere della mia gioventù, quando da ragazzo scrivevo canzoni per una band storica di San Paolo di Civitate, I Gabbiani del Sud, in cui suonavano mio fratello ed altri cari amici. Un ritorno ad un passato carico di tensioni e vitalità, ricco della voglia di andare via che poi si è trasformata in impegno sociale per la terra in cui sono rimasto.
Il sogno dei vent’anni in cosa si trasforma?
Si trasforma in difesa della legalità e dei diritti, attraverso il pensiero del ’68, nella lotta contro l’establishment. Una lotta che personalmente ho svolto attraverso i mezzi del pensiero e della cultura, unici strumenti realmente rivoluzionari.
Che ruolo hanno avuto le idee e gli obiettivi sociali nel suo percorso?
Mi sento ancora in debito verso me stesso e verso gli altri, perchè i percorsi di pace e confronto si devono ancora compiere fino in fondo. Oggi per la comunicazione delle proprie idee ci sono i social, un mezzo nuovo che dobbiamo imparare ad usare, sfuggendo al caos comunicativo che sovrasta, insieme allo strapotere dei mass media: la piazza vuota della canzone deve trovare sempre una nuova agorà per incontrarsi e confrontarsi.
Voglia di andare via: che ruolo ha il viaggio per lei?
Di crescita personale. Anche da insegnante ho sempre stimolato i ragazzi a fare esperienze altrove, ritornando arricchiti, nel reciproco rispetto di mondi, consuetudini e culture diverse dalla propria. Fare un passo al di là del proprio orizzonte personale, per rientrare con qualche idea migliore, da ricercare, da conquistare. Un modo per costruire ponti.
Nella canzone e nel video la chitarra è centrale. Che legame ha con questo strumento?
E’ stato il mio primo strumento suonato sin da ragazzo, regalatomi da mio nonno materno.
L’affetto per il regalo ricevuto mi ha spinto a suonarlo ancor più, come le relazioni che da questa attività venivano favorite, potendo finalmente comunicare idee e sentimenti. Tante le serate tra amici passate insieme grazie alla chitarra e alle canzoni, che hanno colorato la mia giovinezza, come i ricordi degli spettacoli nelle piazze, venuti dopo, anche insieme ai Cantori di Civitate.
Che cosa ha riempito le strade vuote della canzone? Chi ha aperto le finestre delle case sulla piazza e di chi era il volto che di li passava? Insomma, cosa nel tempo ha svelato il senso dei suoi versi?
Quattro cose fondamentali: la famiglia, l’insegnamento, la musica e l’impegno sociale.
Sono queste le esperienze e le discipline intorno a cui la mia ricerca di senso si è compiuta, intorno a cui si è cristallizzata la mia passione per la vita e per la sua comprensione.
Particolarmente importante per la mia esperienza musicale il progetto de I Cantori di Civitate, coordinati da Fernando Longo: tra cantautorato, tradizione ed innovazione una musica nata dalla nostra terra, da esportare fuori dalla provincia e anche oltre i confini nazionali.
Voglia di andare via, col bel video realizzato dal videomaker Rocchino Franchelli è disponibile su YouTube al link https://www.youtube.com/watch?v=I1JJ42y76b4 come sulla pagina Facebook dell’autore.
Un brano tutto da ascoltare, in attesa delle nuove pubblicazioni già in cantiere di Matteo Longo.

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