VOTIAMO SI PER UN NUOVO SENATO E PER UAN DIVERRSA RIPARTIZIONE DEL POTERE LEGISLATIVO.
È partita ormai da giorni la campagna referendaria per la riforma costituzionale. Noi Socialisti abbiamo le idee chiare sul punto e pertanto intendiamo prendere formalmente la nostra posizione in proposito. È così che nell’ambito del processo di decisione democratica che caratterizza la nostra struttura, si è riunito nei giorni scorsi il Direttivo del PSI della Sezione Leone Mucci di San Severo che, dopo la relazione del Segretario sul voto referendario, all’unanimità dei presenti ha accolto favorevolmente il voto per il SI al referendum costituzionale che si terrà nel prossimo mese di Ottobre, dando mandato al segretario di attivare le iniziative necessarie a promuovere il voto. La scelta è in perfetta sintonia con le decisioni prese dagli Organi centrali del PSI, che si presenta unito a questo appuntamento.
Le ragioni del SI possono essere principalmente riassunte in 6 punti fondamentali:
- Riduzione della spesa pubblica perché i Senatori, che saranno scelti tra i Consiglieri Regionali ed i Sindaci, percepiranno solo il compenso loro già spettante per la carica di amministratori locali. Questi passeranno da 315 a 100.
- Considerevole riduzione dei tempi di approvazione delle leggi che, eccezion fatta per quelle costituzionali e per altre riconosciute particolarmente importanti dalla riforma, saranno votate ed approvate solo dalla Camera dei Deputati;
- Un Governo soggetto al solo voto di fiducia della Camera dei Deputati e non più anche a quello del Senato, ed una via preferenziale nell’ambito della discussione e dell’approvazione dei disegni di legge del Governo, che in questo modo potrà più agevolmente perseguire i suoi obbiettivi e quindi attuare i provvedimenti necessari a mantenere fede alle promesse fatte durante la campagna elettorale, senza più scusanti.
- Una procedura più snella per l’elezione del Presidente della Repubblica, al cui voto non parteciperanno più i delegati delle Regioni, perché già presenti nel nuovo Senato.
- Una diversa ripartizione del potere legislativo tra Stato e Regioni, con l’eliminazione della potestà concorrente ed una distribuzione delle relative competenze attraverso un ampliamento di quelle esclusive dello Stato e di quelle esplicite e residuali delle Regioni. Una siffatta certezza di competenze, porterà ad una considerevole riduzione delle questioni di legittimità che fino ad oggi la Corte Costituzionale ha dovuto affrontare per i continui ricorsi posti sia dallo Stato nei confronti delle leggi Regionali e viceversa.
- Ulteriori riduzioni di spesa per la definitiva cancellazione delle Province e per la cancellazione del Consigli Nazionale dell’Economia e del Lavoro.
In ultima analisi, stiamo parlando di una riforma epocale, che è stata più volte tentata negli anni passati, a partire dagli anni Ottanta, quando l’allora Governo a guida del Socialista Bettino CRAXI, aveva già intuito, nel Congresso di Rimini, la necessità di rendere il procedimento legislativo italiano più snello e quindi la fine del bicameralismo paritario oggi proposto con il DDL Costituzionale BOSCHI.
Nulla di vero dunque nella minaccia demagogica di deriva dittatoriale sbandierata ai quattro venti, attraverso i media nazionali dalle opposizioni.
Da rivedere chiaramente l’Italicum, legge ordinaria che non centra nulla con la riforma costituzionale e che sicuramente dovrà prevedere una diversa ripartizione del proemio di maggioranza che non sia solo a favore solo del partito che prende più voti, bensì a favore di tutti i partiti della coalizione vincente, punto questo su cui noi Socialisti ci batteremo fermamente.
Maggiori e più ampie motivazioni saranno oggetto di approfondimento nelle iniziative socialiste che certamente non mancheranno sul territorio.
F.TO: IL SEGRETARIO CITTADINI DEL PSI
SEZIONE LEONE MUCCI
Felice CAFORA