WALTER MAGNIFICO…LA LEGGENDA!
RIFLESSIONI DI CULTURA SPORTIVA – di VANNI PELUSO CASSESE
Il 10 aprile scorso nel palasport della città di Pesaro si è tenuta una celebrazione, di quelle in cui è l’emozione, il sentimento a farla da padrone. Un evento che coinvolge certo anche la nostra San Severo e non poi tanto marginalmente. Infatti, quelli di Pesaro hanno ritenuto di riconoscere, in una pubblica cerimonia, al nostro WALTER MAGNIFICO (nella foto) un riguardo che viene attribuito a pochissimi eletti del mondo dello sport. Accade, appunto, che negli sport di squadra, allorché un giocatore, per le sue gesta sportive, non disgiunte da qualità morali e comportamentali, ha riscosso la massima stima e gratitudine di tutto l’ambiente, gli viene riconosciuto un tributo invero sui generis. Il Club in cui quell’atleta ha giocato ritira definitivamente il numero che contrassegnava la sua maglia. Da quel momento in poi nessun’altro giocatore, in quel Club, potrà mai più indossare la divisa recante quel numero. Con tale gesto si intende rendere omaggio ad un atleta, ad un uomo, riconoscendogli l’assoluta bravura unita alla fede per i colori indossati. A chi ha portato quel numero viene riconosciuto l’aver fatto umanamente il massimo, a favore della squadra e del suo Club. Quel numero diventerà, così, un’ICONA, un’immagine quasi spirituale, la rappresentazione tangibile di un modello cui ispirarsi. Un esempio per le future promesse del vivaio del Club. Ecco, WALTER per Pesaro è d’ora in poi un simbolo. Perché ha giocato con quel Club per ben 20 anni. Perché con quel Club ha vinto 2 scudetti. E 2 volte la Coppa Italia. Ed una Coppa delle Coppe. Perché di quella squadra è stato il leader indiscusso. Il capitano. Perché i pesaresi lo hanno amato per la sua semplicità d’animo. Perché è stato un miracolo di forza e di grazia, di leggiadria e di potenza, di armonia e rapidità. Il numero 6 non contrassegnerà più nessun giocatore del Club pesarese. I sanseveresi vanno orgogliosi di un tale conterraneo che, assieme a tutta la squadra dei NERI del basket giocato in città nei favolosi anni ’70, ha donato notorietà ed un’immagine rispettabile a San Severo. Già, WALTER, per ben 214 volte giocatore della Nazionale Italiana. WALTER olimpionico. WALTER che ha ricevuto, primo italiano assieme a BINELLI, un invito al camp degli Atlanta Hawks negli USA. L’NBA, santuario del basket mondiale, si era accorta e dimostrava interesse per un ragazzo cestisticamente cresciuto a… SAN SEVERO. Coach VALERIO BIANCHINI lo ha definito: il normanno di San Severo, il ragazzo che era diventato il principe dei giocatori italiani. Un leggendario cavaliere coraggioso e gentile. Capace di essere il Giustiziere dell’Apocalisse che nella partita della finale scudetto tra Milano e Pesaro mandò a terra il grande Mike D’Antoni, sconfitto e impotente, mentre gli punta il dito contro come per dirgli di non rialzarsi più per quella stagione sportiva.
GRAZIE WALTER A NOME DELLA GAZZETTA E DI TUTTI I CITTADINI DI SAN SEVERO.