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WWF FOGGIA: LA CARTA EUROPEA DEL TURISMO SOSTENIBILE NON È UN TRAGUARDO MA UN IMPEGNATIVO PUNTO DI PARTENZA PER IL PARCO DEL GARGANO

La Carta Europea del Turismo Sostenibile non sia vissuta come un traguardo ma piuttosto come un impegnativo punto di partenza per una seria riqualificazione dell’offerta turistica sul Gargano. È l’appello che il WWF Foggia rivolge all’attuale gestione dell’Ente parco dopo la notizia dell’assegnazione del riconoscimento all’area protetta.

La CETS, infatti, è uno strumento metodologico che permette una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo sostenibile. L’elemento centrale della Carta è la collaborazione tra tutte le parti interessate, pubbliche e private, a sviluppare una strategia comune ed un piano d’azione per lo sviluppo turistico, sulla base di un’analisi approfondita della situazione locale. L’obiettivo è la tutela del patrimonio naturale e culturale e il continuo miglioramento della gestione del turismo nell’area protetta a favore dell’ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori.

Con questi presupposti, evidenzia il WWF Foggia, è fondamentale che l’Ente promotore della Carta sia riconosciuto dal territorio come soggetto credibile e qualificato per stimolare l’impegno dei partner privati a tutelare e migliorare il patrimonio naturale e culturale e proteggere le risorse da un turismo sconsiderato e ad alto impatto, garantendo nel contempo ai visitatori un elevato livello di qualità in tutte le fasi della loro visita.

Per questo lo scorso anno, nel corso degli incontri propedeutici all’avvio del percorso di certificazione, il WWF evidenziò come punto debole della proposta proprio l’assenza, negli ultimi dieci anni, di iniziative da parte dell’Ente parco volte ad impostare un contesto culturale che favorisse l’avvio del percorso e per sostenere gli operatori turistici nel processo di riqualificazione della propria offerta.

Purtroppo l’esempio dato dallo stesso Parco non è incoraggiante, come dimostrano la mancanza pressoché totale di una sentieristica adeguatamente segnalata e manutenuta, la chiusura di buona parte dei centri visita, e l’immobilismo gestionale dell’Oasi Lago Salso.

Non va poi sottovalutato che elementi fondamentali per un turismo sostenibile e qualificato sono la legalità e la sicurezza del territorio, in mancanza delle quali qualsiasi iniziativa è destinata al fallimento. Occorre quindi prima di tutto fermare gli abusi che vengono continuamente perpetrati nell’area protetta, ed in particolare sulla costa.

Su questo l’Ente parco deve fare ancora tanto. Emblematici, in questi ultimi anni, sono stati i casi delle spiagge di Zaiana, a Peschici, e Calenella, a Vico del Gargano, per le quali il WWF ha da tempo denunciato le aggressioni perpetrate ai danni di questi ultimi paradisi, senza che il Parco abbia agito efficacemente per fermare gli scempi e ripristinare lo stato dei luoghi, come previsto dalla legge.

<<In attesa della nomina del nuovo presidente – ha dichiarato Matteo Orsino, Referente per le Aree Protette del WWF Puglia – si colgono però i primi positivi segnali della nuova gestione dell’Ente Parco. È da segnalare, infatti, la presa di posizione dell’attuale presidente facente funzioni, Claudio Costanzucci, che ha rivolto un appello agli altri sindaci del Gargano per giungere prima possibile all’approvazione del Piano del Parco, lo strumento programmatico fondamentale per la gestione dell’area protetta. Questo obbiettivo deve essere anteposto a qualsiasi altra iniziativa volta ad acquisire certificazioni e riconoscimenti, per evitare che questi ultimi, come accaduto anni fa per la certificazione EMAS del parco, si riducano a meri pezzi di carta incorniciati alle pareti della presidenza e che al massimo hanno dato lavoro a qualche consulente. Su questo punto il WWF garantirà sempre il proprio sostegno a chiunque voglia impegnarsi seriamente per raggiungere al più presto l’importante risultato, segnando finalmente la storia di questo territorio. >>

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