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Zito (Lega) – San Severo – Foresteria per migranti “sarebbero potuti servire a disoccupati italiani in cerca di lavoro o di casa”

Il riassunto delle parole di Emiliano è il seguente: a noi non importa da dove vengono, chi sono,di cosa si occupano. Importante è che ci aiutino nell’agricoltura. Vorrei ricordare al nostro governatore della Puglia, probabilmente ancora per poco, che per ognuno di noi, italiano o straniero che sia, è importante, allo stato dei fatti e dell’arte, nei concorsi, nelle università, in qualsiasi mestiere, anche il più umile, sapere per il datore di lavoro chi siamo, da dove veniamo e di cosa ci siamo occupati fino ad allora, se non altro per garantire al lavoro stesso e a chi lo occupa Legalità e Sicurezza. La lotta al caporalato è certamente una cosa necessaria ed encomiabile, anche perché concordata con il Ministro degli Interni. Tuttavia permane l’idea che i 400 moduli, tutti perfettamente strutturati per ospitare i migranti e le loro famiglie, sarebbero potuti servire a disoccupati italiani in cerca di lavoro o di casa, magari con un minimo curriculum come si usa chiedere loro in ogni minimo dettaglio nella più insignificante selezione che li riguardi. Non si tratta di negare occupazione e accoglienza, ma di porre un discrimine, una scelta e un limite fra il membro di famiglia e il vicino di casa, il povero sotto casa e quello che viene dal mare, molto spesso con mezzi impropri. Se si aggiunge a tutto questo che i migranti non vorrebbero nemmeno lasciare la struttura in via del Demanio,denominata Arena,a loro destinatain emergenza quando si trattòdi spopolare il Ghetto di Rignano Garganico, per fluire in quella di recente inaugurata in pompa magna (Casa Sankara)sulla Statale 16, andando a protestare perfino dal Prefetto, allora vuol dire che il problema non è la comodità o la necessitàdi lavorare, ma il sensodi tutto questo.

Maria Lucia Zito

Lega Salvini Premier San Severo

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