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ZUPPA, FRATELLI D’ITALIA: FESTA DEI NONNI, LE ISTITUZIONI NON SI DIMENTICHINO DEGLI ANZIANI

L’importanza degli anziani all’interno del nucleo familiare, attualmente, ha assunto un ruolo fondamentale  anche per motivazioni economiche. Padre e madre presi dagli impegni lavorativi, molto spesso, si ritrovano, volentieri, a lasciare i propri figli ai rispettivi genitori. I nonni sono diventati da parecchi anni i surrogati delle babysitter per la gioia dei più piccoli e della sempre più fragile economia familiare. C’era una battuta che circolava qualche tempo fa sul web: “al Sud i nonni sono gli ammortizzatori sociali”.  In Italia è intervenuta una legge ad hoc, la n°159 del 31 luglio 2005, con la quale è stata introdotta la Festa Nazionale dei Nonni che cade il 2 ottobre di ogni anno. Il motivo di questa istituzione è spiegato all’articolo 1 del primo comma della stessa legge: “…quale momento  per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale”.

La posizione degli anziani, stranamente, nonostante l’avanzare delle nuove tecnologie e degli onnipresenti social è sempre rimasta ben salda e, come già sottolineato, rivalutata. Ma il mondo degli anziani ha, come ogni cosa, luci e ombre.

Infatti, le cronache degli ultimi anni hanno messo in risalto un altro aspetto: quello più triste dei maltrattamenti. Nel 2002 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) elaborò il primo “Rapporto mondiale su violenza e salute”, dedicando un ampio capitolo alla violenza contro le persone anziane. Quest’ultima fattispecie è in forte incremento dato l’aumento della popolazione mondiale anziana. Nonostante ciò, però, i dati degli abusi sono celati e molto spesso non si ha la vera percezione del fenomeno. In Italia, ad esempio, ci sono pochi studi di settore e le ultime ricerche indicano percentuali molto basse 4%-6%. Si tratta, purtroppo, di una violenza silenziosa che non fa’ scalpore e rimane intrappolata tra le mura domestiche.

Sul fronte anziani, poi, si registra un’altra tendenza: “la fuga dei pensionati all’estero”. Sono ormai migliaia ( i dati parlano di circa 400 mila, quanto la popolazione di Bologna) gli Italiani che lasciano il nostro Paese per vivere in maniera dignitosa la loro pensione preferendo un altro Stato dell’UE. In cima alla lista delle preferenze c’è il Portogallo, dove si può usufruire dell’esenzioni di imposta per la pensione per dieci anni. Agevolazioni fiscali sono previste anche in Paesi come Spagna, Tunisia, Marocco e Malta.  Fratelli d’Italia, al riguardo, ha presentato, in Senato, un disegno di legge che riprende il modello in uso in Portogallo, per favorire lo spostamento dei pensionati entro i confini nazionali favorendo le regioni del Sud. La Puglia, la Campania, la Calabria o la Sicilia potrebbero essere una valida alternativa. In tal modo si andrebbero adagevolare regioni belle ma maggiormente in difficoltà e in via di spopolamento. Il 2 ottobre dovrebbe essere un giorno in cui, non solo si dovrebbero festeggiare e ringraziare i nostri Nonni, tesorieri di tradizioni, ma anche lanciare iniziative concrete in loro favore. Le istituzioni dovrebbero sempre avere un occhio di riguardo per loro e ogni amministrazione dovrebbe prevedere attività e impegni sociali in loro favore. Le parole pronunciate da Papa Francesco siano da monito per tutti: “Un popolo che non custodisce i nonni, che non rispetta i nonni, non ha futuro perché ha perso la memoria”.

È quanto si legge in una nota di Antonella Zuppa membro Assemblea Nazionale di Fratelli d’Italia e responsabile provinciale del Dipartimento Vita e Famiglia.

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