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Lettera alla Gazzetta: “Andare o restare? Per quale scelta ci vuole la maggior dose di coraggio?”

Riceviamo e pubblichiamo:

“Me lo sono chiesto spesso e lo faccio ancora oggi con sempre maggior frequenza ed insistenza, nonostante io abbia scelto di andare e lasciare la mia San Severo .

Di fronte ad una città dove tante cose non vanno come dovrebbero, ad una crisi che da economica è diventata anche di valori, di capacità di tenere in piedi relazioni di qualsiasi natura, di fronte ad un mondo intero da scoprire e alle possibilità che ti si potrebbero aprire davanti.

Ad oggi il discorso più frequente tra noi meridionali è sempre lo stesso “lavorare” e crearsi un futuro. Sono tantissime le persone ormai come me emigrate al nord o addirittura all’estero per crearsi un’avvenire.

Non è stato e non è facile lasciare tutto quello che con fatica si è costruito negli anni, non è facile accettare che il tuo paese non ha nulla da offrirti, che ti soffoca, che ti sta togliendo il tuo futuro.

Non è facile lasciare la propria famiglia, gli affetti, gli amici di una vita, una terra di luoghi unici che genera ancora prodotti sani e buoni, luoghi che ti ancorano il cuore dai quali non te ne vai mai veramente.

Per molti andare fa rima con rinunciare, rinunciare al proprio paese, alla propria famiglia, rassegnarsi e scappare da qualcosa che non sopportiamo più. Quando il vero coraggio sarebbe restare e combattere per cambiarlo questo qualcosa!

Il vero coraggio sta nella scelta, è la cosa più importante è non rimanere fermi.

Per quando mi riguarda l’ho vissuto direttamente sulla mia pelle; a volte è più semplice aspettare. Decidere di restare non tanto perché si e scelto di farlo quanto per non dover scegliere, per non prendere posizione aspettando chissà quale illuminazione, quale cambiamento quali tempi migliori avverranno.

Non deve essere un modo per non rischiare di cambiare lo stato delle cose in cui bene o male ci siamo abituati a vivere. Perché mentre il tempo passa e tu non fai nulla per cambiare lo stato delle cose, capisci che il rischio più grande che puoi correre è quello di dimenticare i tuoi sogni, di dimenticarti di te, di quello che vuoi davvero, di quello che sei. E non puoi permetterlo!

Perché mentre aspetti al palo, il mondo continua ad andare avanti le cose accadono, i momenti passano e tu sei fermo a guardare.

La conclusione è che sia giusto prendersi del tempo e cercare una soluzione all’interno di noi stessi, valutare pro e contro, riflettere ma alla fine è necessario scegliere, prendere una posizione e portarla avanti con coraggio.

Si, perché l’atto più coraggioso e proprio questo, ed è tempo di farlo.

A tutti i miei concittadini capisco quando sia difficile tutto questo, un nuovo cammino ci spaventa sempre ma dopo ogni passo vi accorgerete di quanto fosse stato pericoloso rimanere fermi.

In bocca al lupo!”

Leonardo d’Ambrosio.

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