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Martedì 21 marzo: “Rivoluzione Culturale” un grande evento per ricordare le vittime di Mafia

Il 21 marzo, in occasione della giornata nazionale in ricordo delle vittime innocenti di mafia, l’associazione culturale Makondo e i rappresentanti d’istituto delle scuole superiori, insieme ai cittadini che hanno lanciato la manifestazione del 9 Marzo, con la collaborazione dei commercianti di via Tiberio Solis, della Consulta delle associazioni, dei giovani dell’Azione Cattolica, vogliono proporre momenti di riflessione e di impegno. Dai più giovani può e deve partire una profonda rivoluzione culturale per cambiare il tessuto sociale e costruire nuove prospettive per il territorio. Per questo ci teniamo a sottolineare come sia proprio dai ragazzi ad essere partito, anche quest’anno, l’impegno per questa giornata simbolica.

Ogni 21 marzo infatti, inizio della primavera, Libera promuove una iniziativa nazionale per ricordare come, il giorno in cui la natura si risveglia, si possa rinnovare anche la primavera della giustizia sociale. Una giornata per ricordare tutti gli innocenti che hanno perso la vita per mano della criminalità organizzata, della mafia e per creare una memoria responsabile e condivisa, non solo come retorica del ricordo, ma come stimolo per l’impegno quotidiano.

L’iniziativa, sostenuta dall’amministrazione comunale, si svolgerà martedì 21 marzo a San Severo, in piazza Carmine, luogo simbolo di una città che vuole ricominciare e che diventerà per questa giornata, insieme a via Tiberio Solis, “luogo di speranza e testimone di bellezza”. Alle ore 19:30 ci sarà la lettura dei nomi delle vittime innocenti di mafia, accompagnata dai racconti di alcune delle loro storie. Racconti emozionanti, di nomi più conosciuti e di altri meno, che serviranno a ricordare, certi, che solo costruendo memoria si può generare futuro. Raccontare perché è anche in quelle storie che nasce la dignità del nostro Paese. Per questo invitiamo tutti ad esserci.
Già a partire dalle ore 16:00 verranno però organizzati dei laboratori i cui lavori saranno utilizzati per stimolare la cittadinanza attorno alle storie di donne, uomini, bambini e ragazzi, le cui vite spezzate rappresentano la traccia ancora aperta di una ferita profonda
Sempre durante il pomeriggio piazza Carmine, piazzetta del pepe e piazza Incoronazione saranno oggetto di azioni di risistemazione delle aiuole che, dopo essere state ripulite, verranno abbellite con la piantumazione di 100 piantine di fiori simbolo di rinascita. La cultura della bellezza per evitare l’imbruttimento umano e delle coscienze.
100 saranno anche le lanterne che illumineranno via Tiberio Solis.
Cento. Un numero che verrà ripetuto spesso e che ricorda i 100 passi, nella storia del giovane Peppino Impastato, ucciso dalla mafia, che dividevano la sua casa da quella del boss mafioso Tano Badalamenti. 100 saranno anche le orme che i ragazzi disegneranno lungo tutto il percorso. Un percorso di legalità che tutta la cittadinanza è invitata a costruire e a percorrere per continuare a segnare una presenza forte, dopo la grande mobilitazione di alcuni giorni fa.
Essere presenti per segnare il passo, per dire insieme che “la mafia è una montagna di merda”. Essere presenti per testimoniare impegno civile e mobilitazione sociale.

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