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San Severo: Finalmente un po’ di coraggio!

Egregio Direttore,

In riferimento al suo ultimo articolo sulla consigliera Tardio colgo l’occasione per complimentarmi con lei per il suo acume giornalistico, del quale non abbiamo in verità mai dubitato, sempre pronto a cogliere sfumature importanti e a dare utili spunti di riflessione.
Innanzitutto perdonerà il ritardo con cui arrivano le repliche ma il periodo feriale diluisce, se così si può dire, anche i tempi di reazione alla sua sollecitazione.
Torniamo al caso Tardio. Lei ha centrato il punto quando sottolinea l’aspetto della poca libertà di azione dei consiglieri di questa maggioranza e dello stupore che incombe su chi scopre certe dinamiche e si ribella.
Personalmente recepisco con favore che la consigliera Tardio abbia avuto finalmente il coraggio di evidenziare questa “sudditanza”, che non era certo sfuggita nè all’opposizione nè alla città. Anzi ci auguriamo dopo questo sussulto di coscienza e dignità che anche altri dopo la Tardio, e al più presto, trovino il coraggio per uscire fuori “dalla tela del ragno” schiacciati come sono, da un lato, dal dovere di lealtà verso Miglio ( sbagliando però il punto di osservazione perché la lealtà va data all’elettorato e al programma) e dall’altro lato dalla paura del l’isolamento politico.
Naturalmente vorremmo capire meglio chi condiziona le scelte dei consiglieri e chi da lontano manovra fili e chi ne trae vantaggio e perché. E sono sicura che le risposte arriveranno presto.
Certo è che tutto questo non ha niente a che vedere con i bisogni della città. Questo è chiaro a tutti.
D’altra parte, già In passato la Svolta per San Severo, con Buca e Cantoro, drasticamente e fin da subito, passó all’opposizione denunciando le medesime cose.
Sulle lamentate ripercussioni nella vita lavorativa e privata, cosa gravissima ove fosse vera, è bene che la consigliera si rivolga nelle sedi opportune o esprima chiaramente quali sono state le interferenze politiche di cui parla.
Quel che va evidenziato in questo strano gioco a parti inverse, è che sembra si sia dimenticato che il consigliere comunale debba assecondare solo il volere del popolo e non dei vertici. Che la lealtà e la coerenza si dimostrano con l’adesione ad un programma (che in questa amministrazione non esiste) e non ai centri di potere.
Ebbene, votare secondo coscienza, come lei stesso evidenziava sulla Tardio, significa fare concretamente un passo indietro rispetto a certe logiche e spostarsi in aree più libere da vincoli ma vicine alla gente.
Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dirlo pubblicamente.
Dopotutto nella situazione in cui versa San Severo, ora più che mai si ha bisogno di consiglieri che dimostrino coraggio e buon senso prima che obbedienza e che pensino alle mille cose che non vanno bene in città prima che ai giochi di palazzo.

Con la stima di sempre.

Il capogruppo di Forza Italia
Avv Rosa Caposiena

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