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26 MAGGIO 2015: SCIOPERO NAZIONALE DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI

Il 26 MAGGIO i Segretari Comunali e Provinciali sciopereranno, non condividendo l’abolizione della figura del “Segretario Comunale” inserita nel disegno di legge n. 1577 nel testo approvato dal Senato e che in questi giorni è all’esame della 1^ Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati. E’ doveroso premettere che lo sciopero nazionale,

 

proclamato dalla CONFSAL-FENAL, non rappresenta l’anacronistica e improduttiva ribellione di funzionari pubblici, ma la sottolineatura di un principio e di un diritto. La nostra categoria, a prescindere da quanti aderiranno, per il ridotto numero dei componenti (siamo circa 3.500 inclusi dei giovani ed entusiasti colleghi che hanno in corso il periodo di formazione, che precede l’inserimento) non ha il potere di impensierire e preoccupare i nostri interlocutori istituzionali e peraltro non è questo il nostro obiettivo. Scioperiamo per dialogare, per essere invitati ad un tavolo per discutere del futuro del nostro lavoro, ma non solo, in quanto allo stesso sono collegate funzioni, servizi ed interessi pubblici rilevanti. Il Segretario Comunale che si intende abolire è una figura storica, che dura da 150 anni, ed è omologo a corrispondenti posizioni di vertice presenti negli apparati statali dell’intero pianeta. Ricordiamo, alieni da autoreferenzialità ed esaltazione, che siamo una delle poche figure di vertice della pubblica amministrazione con competenze multidisciplinari e generaliste e che approda al ruolo ed ai diversi gradi di carriera a seguito di una dura selezione e formazione. I Segretari Comunali, nel rispetto dei programmi amministrativi e delle esigenze di enti, amministratori e cittadini, si occupa praticamente di tutto dalle scuole, all’assistenza, alle elezioni, ai giovani nella sostanza di soluzione dei problemi concreti e nel doveroso rispetto delle leggi e delle disposizioni che le disciplinano. Probabilmente per questo motivo hanno dichiarato la propria contrarietà, sulla proposta governativa di abolizione della figura, 12 Consigli regionali, migliaia di Sindaci ed amministratori pubblici, le sezioni regionali dell’Associazione nazionale Comuni di Campania, Calabria, Sicilia, Veneto, Marche, Lega Autonomie, Magistrati ordinari e della Corte dei Conti, sindacati ed illustri personalità del mondo accademico, culturale e politico e di questo ne siamo felici ed onorati. Tra questi si sottolinea la grintosa opposizione dell’ANPCI, l’Associazione nazionale dei piccoli Comuni, che rappresenta la stragrande maggioranza dei nostri datori di lavoro (circa l’80% dei Comuni italiani non supera i 5.000 abitanti) e l’ossatura della nostra Italia. Sono amministratori, con risorse finanziarie scarse e pochi dipendenti, afflitti da norme pensate per i grandi Comuni, che non di rado provvedono di persona alla gestione dei servizi e che si avvalgono da sempre dell’opera dei Segretari comunali, che non intendono in alcun modo dismettere. Lo sciopero avviene in coincidenza con la restituzione simbolica (alla data del presente comunicato ha manifestato tale intenzione un quarto dei colleghi) dei decreti con i quali i Segretari comunali sono stati nominati responsabili della prevenzione della corruzione, come previsto dalla legge 190 del 2012, un fenomeno di stringente attualità che necessita di risposte ed impegno anche n ambito amministrativo; a tal responsabilità non intendiamo certo sottrarci ma ascoltassero quanto abbiamo umilmente da proporre. Restiamo fermamente convinti che la riforma, comunque necessaria, del ruolo e delle funzioni dei Segretari comunali sia da prevedere in sede di rivisitazione del Testo Unico degli Enti Locali, la Carta delle Autonomie attesa da tempo, ovvero nella sede che le è più consona. Per questo ribadiamo la proposta di stralcio della disciplina legislativa che ci riguarda dal disegno di legge delega sulla pubblica amministrazione. Non abbiamo pregiudizi verso nessuno, né tantomeno rancore e sentimenti negativi. Abbiamo idee, passione e motivazioni da mettere al servizio dei cittadini e degli enti per i quali lavoriamo. Non uno sciopero contro, ma una legittima rivendicazione che, nel difendere la categoria, ne vuole sottolineare il ruolo, sempre fin qui svolto, di garante della legalità e dello Stato.



Il Responsabile Settore Segretari Comunali                                Il Segretario Generale

CONFSAL-FENAL                                                             CONFSAL-FENAL

(GIAMPIERO VANGI)                                                 (DOMENICO DE GRANDIS

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