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A Lesina torna il Ballo di Sant’Anna: oggi in concerto Daniele Sepe

Edizione numero undici del Ballo di Sant’Anna nel segno della canzone popolare d’autore. Il sassofonista e compositore napoletano Daniele Sepe chiuderà l’ormai tradizionale appuntamento del 26 luglio a Lesina.

Il Ballo di Sant’Anna ha origini antiche: è il grido di dolore che diventa canto dalle macerie del terremoto del 1627 che seminò morte e distruzione sulla Laguna. La violenta scossa generò uno tsunami devastante, testimoniato dalle cronache dell’epoca.

 

La leggenda narra che i sopravvissuti accesero dei fuochi in onore di Sant’Anna per ringraziare la provvidenza e in memoria delle vittime.

Oggi, è ancora l’accensione dei falò nel centro storico ad aprire la rievocazione dei tragici eventi del Seicento. Seguirà la celebrazione del Santo Rosario davanti alla Chiesa Madre. Nei locali di “Bollenti Spiriti”, l’ex mercato ortofrutticolo di corso Vittorio Emanuele, sarà visitabile la mostra fotografica “Immagini suggestive di paesaggio lesinese”. Alle 19, la manifestazione si sposterà sul lungolago, per seguire la spettacolare gara dei sandali, tipiche imbarcazioni per la pesca, che si sfideranno al largo. Alle 21.30 partiranno le danze: in Piazza Umberto, canti e suoni dal Senegal, con l’esibizione  dei Sunugal Tribales. Alle 22.30 l’ormai consueto omaggio a Matteo Salvatore, il cantastorie di Apricena, quest’anno affidato al quintetto del cantautore sanseverese Matteo Marolla. Il comitato organizzatore e il direttore artistico Primiano D’Addetta, da sempre, promuovono l’incontro con altre tradizioni lontane e suggestioni musicali di culture diverse, oltre a valorizzare il patrimonio locale.

Alle 23, gran finale con Daniele Sepe, in tour con il suo ultimo album “In vino veritas”, un lavoro “nato sulle tovaglie a quadri di trattorie”. Dalle canzoni tradizionali, imbevute di alcol, alle serenate e le canzoni che si accompagnano alla notte in cui scorrono litri di vino: come in tutte le sue opere, il musicista partenopeo, tra i più apprezzati, fonde la tradizione napoletana d’autore con infinite sonorità e contaminazioni, dal folk al raggae, fino al jazz e blues.

L’evento è organizzato dal Comitato “Ballo di Sant’Anna”.

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