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A proposito di addetto stampa: le precisazioni dell’Amministrazione

Con determinazione dirigenziale 1254 del 27 luglio 2017, è stato pubblicato il bando tramite istituto della mobilità tra pubbliche amministrazioni per la ricerca di un addetto stampa. È, invece, da ieri sera che continuano a susseguirsi articoli di giornale a leggere i quali parrebbe che il bando, così come redatto, risulti illegittimo poiché tra i requisiti richiesti non è esplicitata l’iscrizione all’Albo dei giornalisti, obbligatoria per via della legge 150/2000.
A tal proposito è bene e doveroso precisare innanzitutto che non si tratta un bando di mobilità interna come riportato nel comunicato di Assostampa Puglia cioè non è intenzione dell’ente “trasformare un dipendente comunale qualsiasi in addetto stampa”. In questo caso, si che sarebbe stato doveroso esplicitare la richiesta di iscrizione all’Albo dei giornalisti; non è un concorso pubblico aperto a tutti. Anche in questo caso sarebbe stato indispensabile esplicitare il requisito sopramenzionato. Si tratta, invece, di un bando di mobilità tra pubbliche amministrazioni, cioè aperto ai soli dipendenti pubblici di altri enti che già rivestono il ruolo di addetto stampa e che, pertanto, devono essere obbligatoriamente iscritti all’Albo dei giornalisti. Non a caso l’Amministrazione, consapevole delle specificità che il profilo professionale richiede, ha previsto un bando ad hoc e non uno cumulativo per tutte le categorie D, e non a caso nel bando è testualmente richiesto di: “essere inquadrati nella categoria giuridica D del CCNL Regioni – Autonomie Locali, o in categoria equivalente di altri comparti di contrattazione pubblica e appartenere al profilo professionale di addetto stampa o profilo professionale attinente per contenuto lavorativo e competenze richieste”. Non si può, in sintesi, svolgere il ruolo di addetto stampa o avere un profilo professionale attinente per contenuto lavorativo e competenze richieste (frase quest’ultima di rito) e non essere iscritti all’Albo dei giornalisti.
Pertanto, l’Amministrazione vuole innanzitutto rassicurare l’Assostampa pugliese e la FNSI che nulla di illegittimo è stato commesso in quel di San Severo (probabilmente l’equivoco nasce dal fatto che si fosse pensato ad un bando di mobilità interna, cosa che non è). Ad ogni modo, per stemperare gli animi e sgombrare ogni dubbio, e nostra volontà integrare il bando, esplicitando la richiesti di iscrizione all’Albo dei Giornalisti per il profilo di addetto stampa.
Nota a margine. È interessante notare come, dopo diversi anni di totale immobilità, l’Amministrazione comunale, bandisca nuovi posti di lavoro (oggi tramite mobilità esterna, domani molto probabilmente come concorsi per nuove assunzioni) e l’attenzione dei media verta su un equivoco (qualcuno l’ha chiamata svista) e si faccia polemica gratuita e inutile.

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