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Al nemico che fugge… ponti d’oro

In data odierna si è appreso, attraverso il giornale online “La Gazzetta di San Severo”, che il consigliere Roberto Prattichizzo è passato, politicamente, “a miglior vita”.

La cosa non ci ha certamente sorpresi,  considerato che il “consigliere”,  già all’atto della vittoria elettorale e dall’alto delle sue ben cento preferenze, dicasi cento, incassato il sostanzioso premio di sola partecipazione,  si era reso assolutamente latitante per l’attività politica della Svolta, preferendo personali percorsi,  che non avrebbero mai trovato spazio e sostegno all’interno della

 

nostra formazione politica.

Un’attitudine naturale a non affrontare alcun tipo di confronto interno, a non condividere progetti né ad apportare personali contributi, se non di saggezza almeno di passione politica, ha caratterizzato il suo breve, per fortuna, soggiorno nella Svolta. Pertanto, l’odierna sua dipartita non lascerà né traccia, né rimpianto.

Insomma una serie di caratteristiche, già denunciate in via generale con il precedente documento, rispetto alle quali noi siamo liberi da inquinamenti intellettuali dei soliti personaggi, la cui unica aspirazione sembrerebbe (almeno così appare) essere in linea proprio con quelle strade stigmatizzate dalla Svolta perché non ritenute percorribili nell’ottica di quell’etica politica che, secondo noi,  deve caratterizzare il nostro approccio alla Città.

L’assenza di qualsivoglia motivazione pratica ad un gesto che, fino ad oggi, era stato in precedenza negato,  evidenzia un’assenza di ragioni e di tensione intellettuale  che la dice lunga sulla trasparenza di chi si approccia da solo alcuni mesi alla vita pubblica,  ma già innesta retromarcia.

Non poteva essere diversamente.

Il progetto riformista della Svolta è all’insegna del “templio della ragione”, è  sorretto dal forte senso di pari opportunità e cittadinanza attiva ed è assolutamente svincolato dagli interessi personali, avendo come obiettivo il raggiungimento dell’armonia dei consensi.

Tra i nostri, il contribuente facoltoso è motivato ad impegnarsi a favore di chi non ha.

Per noi il senso della giustizia sociale si erge al di sopra di ogni cosa.

Sarà per questo che “il consigliere” non vi ha trovato interesse, essendosi reso conto, già dalla prima ora, che non vi era spazio per personalismi e manovre sotterranee.

Pertanto,  giubilo nelle nostre fila per la scelta fatta dal “caro estinto”, politicamente parlando, ed un pensiero affettuoso e di considerazione per chi oggi lo accoglie e ne amministrerà il nutritissimo stuolo di elettori.

La Svolta non può  che ribadire quanto nel proprio programma: “ con la politica non si fanno favori e non si faranno fare affari a nessuno”.

Il Bene Comune non è una finalità, ma la conseguenza della nostra azione politica.

Per chi non lo condivide questo principio la porta è aperta.

Chi avesse perplessità, o necessitasse di spiegazioni su come funziona tra di noi, si può sempre rivolgere “al consigliere”.

La Svolta per San Severo


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