“Alimentazione e stile di vita: un’intrigante appetitosa associazione a metà fra terapia e prevenzione”: secondo incontro SAVE THE DATE: 13 novembre ore 18.00 in Via San Marco Evangelista a San Severo, alla Scuola Paritaria dell’Infanzia e Primaria “Suore Sacramentine di Bergamo”, secondo incontro del progetto “Alimentazione e stile di vita: un’intrigante appetitosa associazione
a metà fra terapia e prevenzione”.
Nella sala-teatro della Scuola si parlerà di “il cibo per la mente”, un’ interessante relazione affidata al dott. Michele Germano, affermato e apprezzato Neuropsichiatra Infantile, Dirigente Medico presso l’Istituto di Ricerca e Cure a Carattere Scientifico l’ Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo. Il dott. Germano vanta ben 30 anni di attività clinica, è esperto in Epilettologia ed Elettroencefalografia dell’Età Evolutiva; è fondatore dell’associazione di promozione sociale “APRODIS” (Associazione pro Dislessia ed altre Disabilità Neuropsichiche), ed ha pubblicato numerosi lavori inerenti argomenti di Neurologia Pediatrica.
Successivamente nella stessa serata il dott. Nicola Fuiano con un’ intervento preordinato a titolo “attività fisica e bambini: istruzioni per l’uso”, offrirà alla platea una disamina attenta e compiuta che consenta all’adulto di porre il bambino nella condizione di essere attratto dall’attività fisica e sportiva per puro piacere e divertimento, consentendogli di acquisire le abilità necessarie per progredire nell’ambito sportivo, e soprattutto facendo in modo che il divertimento diventi una vera e propria abitudine, piacevole e appagante, da mantenere nelle epoche successive della vita.
L’obiettivo della serata è quello di far considerare quanto più attentamente possibile che è fondamentale muoversi per prendere coscienza, confidenza del proprio corpo, delle proprie capacità, delle personali individualità, del proprio ambiente. Camminare aguzza l’ingegno. Il movimento, infatti, sembra essere uno stimolo per la creatività che, nelle persone in marcia, risulta più vivace almeno del 60% rispetto a chi sta seduto, così come ci dimostrano le recentissime evidenze della prestigiosa Stanford University pubblicate sull’ autorevole Journal of Experimental Psychology.
