In evidenza

AMMINISTRAZIONE SAVINO: ANCORA OMBRE DIETRO GLI SPERPERI

Sono sicuro che tutti i cittadini di San Severo fossero convinti che le sorprese legate all’Amministrazione Savino, vista la sfiducia firmata dai consiglieri comunali il pomeriggio del 10 febbraio e la conseguente decadenza, avessero avuto termine.

Purtroppo Savino & C.

 

confermano che non c’è mai limite al peggio, infatti, puntualmente, ci hanno consegnato l’ennesimo “regalo”, all’ultimo respiro, frutto della opaca maniera di amministrare la cosa pubblica di costoro.

Spulciando il sito, abbiamo rilevato che il giorno dopo lo scioglimento, l’11 febbraio, è stata firmata una determina comunale, esattamente la n.178, dall’architetto Lombardi, Direttore di Area Staff dell’Amministrazione targata Savino.

La suddetta determina ha per oggetto l’erogazione di un servizio relativo a supporti informatici, pure tecnicalità amministrative. L’Amministrazione Comunale affida, con questa determina l’attività di tali servizi all’ATI Ardesia, che svolgerà questi servizi percependo emolumenti per circa 50.000 Euro.

L’ATI Ardesia ha sede legale a Malta, stato la cui nomea è assai discussa in merito alle normative fiscali vigenti: anche questo fatto, oltre alla tempistica del medesimo, testimonia sulla stranezza dell’Atto Amministrativo che ha trovato la sottoscrizione della convenzione in pari data (a proposito di celerità amministrativa!!!).

Altro particolare non chiaro di questa vicenda è la mancata considerazione di una richiesta di revoca di quell’atto da parte del Dirigente Arch. Pasquale Mininno, che con Determinazione Dirigenziale n.153 del 06/02/2014, chiedeva appunto di revocare la determina in oggetto perché, testualmente: “si riporta erroneamente che il sottoscritto abbia esperito la procedura per la valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa”.

La domanda ora è: perché è stata ratificata, con tempismo degno di sospetto, questa determina il giorno dopo la sfiducia a Savino, qualche ora prima che il Commissario Prefettizio revocasse tutti gli incarichi, da un direttore di area staff (nominato in maniera contestata quale dirigente) dell’Amministrazione ormai decaduta, nonostante l’Arch. Mininno avesse chiesto una revoca? Cosa e chi ha spinto l’Architetto Lombardi a firmare tale determina che affida lavori che al momento non sono assolutamente urgenti e che non costituiscono priorità?

L’ex Sindaco Savino, questa volta conosce i motivi che hanno portato il suo direttore di area staff (nominato in maniera contestata quale dirigente) a fare questo ultimo atto, oppure ancora una volta farà finta di non sapere nulla?

Credo, come tutti i cittadini di San Severo, che abbiamo diritto ad una puntuale risposta da parte dell’Avv. Savino, soprattutto ora che, non essendo più il “primus inter pares”, può sicuramente avere più tempo a disposizione per darci delucidazioni in tal senso.

Evitando l’inevitabile, Gianfranco Savino, avallerà solo la tesi che abbiamo sempre sostenuto e cioè che è stato solo un sindaco velleitario che non ha mai avuto a cuore il funzionamento della macchina politico – amministrativa che avrebbe dovuto governare, prestando il fianco ai giochi di potere che hanno attanagliato Palazzo Celestini sotto la sua amministrazione.

Oltre qualsiasi nota polemica, con il rispetto dovuto, mi rivolgo al Commissario Prefettizio dott.ssa Miscia, alla quale chiedo di approfondire la questione valutando soprattutto l’opportunità di affidare il suddetto incarico a consiglio comunale ormai sciolto, dando indicazioni per un eventuale annullamento in autotutela.


Il Coordinatore Scelta Civica

Lino Albanese

Altri articoli

Pulsante per tornare all'inizio