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Castelli di Capitanata: il castello di San Nicandro Garganico, tra storia, cultura e turismo slow

Tra le fortezze più affascinanti e cariche di colori della Capitanata figura senz’altro il Castello di San Nicandro Garganico, costruzione normanno – aragonese posta nel centro storico della cittadina, che appare al visitatore come una porta del tempo pronta a catapultarlo in epoche lontane.
Situato all’ingresso della “Terra Vecchia”, su un’antica altura che ne favoriva una posizione militare strategica, vede due torri aprirsi sul versante nord, ed altre due, sul lato sud, verso la chiesa madre.
Nato presumibilmente da una torre di avvistamento e difesa, godeva di una guarnigione di soldati già in epoca normanna. Fu meta di papi ed imperatori: vi dimorarono re Manfredi come l’imperatore Federico II di Svevia (che se ne serviva per le battute di caccia nel Gargano). Papa Celestino V ne fece rifugio segreto nella fuga dall’esilio.
Lo sviluppo della torre a castello si deve al periodo aragonese, quando gli fu addossata la fortezza, con la definizione del primo nucleo abitativo sorto nei dintorni. Un intervento notevole di cui restano le torri circolari a sud e quelle della muraglia ad occidente.
Si dovrà attendere il 1.500 per l’abbellimento della porta di accesso ad oriente, con la costruzione di una loggetta: collegamento tra il castello e un imponente edificio. Pertinenza della fortezza, Palazzo Fioritto, addossato alle mura e sede di uffici pubblici.
Ma lo sviluppo del castello non si arresta e nel periodo barocco come verso la metà del XX secolo, viene ristrutturato, divenendo residenza privata. Realizzato l’ingresso sul lato est viene chiuso il ponte levatoio che sovrastava l’attuale piano stradale.
Il possesso del Castello di San Nicandro Garganico si deve ad almeno una decina di feudatari. Per circa un secolo e mezzo è appartenuto ai Principi di San Nicandro: i Cattaneo della Volta Paleologo, influente famiglia del Regno di Napoli. Dopo l’acquisto degli Zaccagnino nel XIX secolo, è appartenuto alla famiglia Centulio e alla famiglia Tozzi.
Nell’ottobre 2021 diviene di proprietà del Comune di San Nicandro Garganico, condizione che apre a nuove possibilità per l’uso e il godimento della struttura, già evocativa cornice di tante iniziative e manifestazioni che si tengono nella piazza antistante e sempre più meta culturale della città. Un edificio dal fondamentale valore identitario, a cui si aggiunge un concreto potenziale progettuale di ristrutturazione e valorizzazione, con una inevitabile ricaduta positiva sul centro storico, sull’arte monumentale, come sul turismo garganico.
Il Castello di San Nicandro Garganico si candida così a divenire polo di un turismo slow che, lontano dalle logiche del turismo di massa, propone sostenibilità, lentezza ed enogastronomia locale, facendo del turista un vero e proprio ospite, in un’idea di rilancio del territorio, della sua storia e delle sue bellezze.
Nazario Tartaglione

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