Cosa succederà agli ambulanti italiani se si applica la Direttiva Bolkestein? Alla manifestazione capitolina anche una rappresentanza foggiana della Federazione Ugl terziario
Cosa succederà agli ambulanti italiani se si applica la Direttiva Bolkestein? Con questo slogan la Federazione dell’Ugl Terziario promuove la partecipazione alla manifestazione indetta dalle Associazioni degli ambulanti che si terrà a Roma, il prossimo 28 settembre, con concentramento in Piazza della Repubblica, a partire dalle ore 11.00. Al raduno capitolino sarà presente anche una rappresentanza foggiana. Più nel dettaglio, i timori dei sindacati riguardano le 196.000 concessioni ambulanti italiane, che andranno a bando pubblico il prossimo 5 luglio 2017. In fase di primo bando – si legge nel manifesto di propaganda che riassumiamo – i titolari avranno un vantaggio nel punteggio solo se in regola con Durc, tributi, dichiarazioni etc. Le associazioni dei mercatali lamentano che in questo modo i comuni potranno optare per non mettere a bando le concessioni non più ritenute compatibili con l’ambiente circostante con l’unico scopo di fare cassa e di cedere alla concorrenza delle grandi case. Il rinnovo in ogni caso avrà durata tra i 7 ed i 12 anni, ma soprattutto non sarà più automatico, quindi più ci si avvicinerà lo scadere dell’autorizzazione e meno valore avrà l’attività fino ad un valore prossimo allo zero. In cifre a livello locale, dalle ultime stime di Info Camere contenute nel rapporto economico della Provincia di Foggia presentato il 3 luglio 2015 da Unioncamere alla 13° Giornata dell’Economia, si parla di 2.398 imprese ambulanti territoriali all’attivo per l’anno 2014 su un totale di 2.427 registrate. Un settore economico quello del commercio ambulante e al dettaglio, che più di altri rispetto al 2013 ha subito una significativa contrazione in termini di cancellazioni d’impresa con una flessione complessiva di circa il 2 per cento. Per la rappresentanza foggiana dell’Ugl Terziario “sono soprattutto aziende che hanno contribuito a costruire nel comune senso civico una consuetudine di antica tradizione contadina, spingendo al consumo ‘tipico’ attraverso il racconto dei prodotti locali, nonostante i dolorosi processi di adattamento ai mercati economici comunitari. Un punto di riferimento per quello che hanno rappresentato da decenni che va tutelato, e al quale va tutto il nostro sostegno”. Conclude
Segreteria provinciale Ugl Foggia