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DAMONE esprime solidarietà al consigliere AMATI

Voglio manifestare al collega AMATI tutta intera la mia affettuosa solidarietà in un momento terribile della sua esperienza di vita, tenuto conto che una persona con la sua statura morale, personale e politica non avrebbe mai immaginato di subire una così dura c

 

ondanna a causa della sua scelta di porsi al servizio della comunità.

Pur nella piena consapevolezza che le sentenze non si giudicano, ma si rispettano, ritengo giusto inquadrare la fattispecie che ha condotto a questo provvedimento di primo grado (e quindi suscettibile di ulteriori approfondimenti e modifiche) nel suo alveo naturale: trattasi di una ipotesi di abuso d’ufficio dai confini giuridici molto labili, senza una precisa e specifica configurazione giuridica.

In tale contesto, pertanto, va inquadrata l’azione di Fabiano AMATI che, certamente, ha da sempre agito per l’affermazione politica del bene comune, senza alcun elemento psicologico di reato rispetto alla opportunità di dare risposte al proprio territorio.

Ritengo che in questioni come questa dobbiamo porre fine allo stucchevole pseudo bipolarismo muscolare che ha condotto il Paese ad una situazione post-bellica: è il momento della calma, della responsabilità e della serenità di giudizio: credo che su queste anche il collega ZULLO (di cui conosco le qualità umane prima che politiche) saprà anteporre il vero garantismo a facili strumentalizzazioni di corto respiro.

Auspico, pertanto, che tutto il Consiglio regionale possa testimoniare convintamente all’amico Fabiano la totale solidarietà umana, attendendo con serenità l’esito finale di questa spiacevole vicenda, prima di esprimere giudizi affrettati e superficiali.

Dott. Francesco Damone

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