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Emiliano go home!

All’Assessore alla Trasparenza, Legalità, Sicurezza Urbana, Controllo del Territorio, Polizia Municipale e  Rapporto con le Forze dell’ Ordine di San Severo (FG).

Quale risposta è possibile dare a San Severo sulla criminalità ed illegalità? Come rispondere alla crescente domanda di sicurezza, giustizia e di futuro lavoro che sale dalla società? Come liberare la popolazione dalla tenaglia in cui si trova, schiacciata tra concussione, corruzione e prevaricazione politica da una parte, ed estorsione e violenza mafiosa

 

dall’altra?

La risposta a tutto questo è stata la nomina di Michele Emiliano ad Assessore alla Legalità,

il quale aveva da poco cessato la carica di sindaco di Bari.

Grandissime le aspettative da parte di tutti, pari soltanto alla grande delusione che constatiamo a distanza di circa un anno dal suo incarico di palazzo.

Oltre un mese fa inviammo una lettera pubblica per chiedergli un maggiore impegno nella lotta all’illegalità diffusa,  ponendogli una serie di interrogativi e di riflessioni sull’urgenza di un’azione più incisiva tesa ad  imporre un maggiore rispetto delle regole ed a ripristinare un clima di legalità in città.

E’seguito un silenzio assordante ma, soprattutto, non abbiamo notato alcuna inversione di rotta. Invece assistiamo ai suoi frequenti talk-show televisivi in vista delle imminenti elezioni regionali.

Trascorso circa  un anno senza che lo “sceriffo”  e la sua Amministrazione abbiano prodotto significativi risultati, riteniamo conclusa la sua esperienza amministrativa, non solo poiché non ha risposto ai nostri quesiti ma perché non è stato in grado di dare risposta ai cittadini circa i gravi problemi di ordine pubblico e di mancato rispetto delle regole, che attanagliano la nostra realtà.

Impegnato com’è nella sua campagna elettorale non può certo preoccuparsi di questi fuochisti sanseveresi. Al massimo può fargli gola il bacino di voti di una delle principali città della provincia.

La sua presenza nei principali network nazionali avrebbe potuto fungere da cassa di risonanza per denunciare la situazione di diffusa illegalità e la carenza di personale nelle forze dell’ordine.
Invece ha prodotto solo un silenzio che ha alimentato  un diffuso e crescente  senso di frustrazione collettivo.

Eppure, anche tra noi, aveva suscitato delle attese e speranze di cambiamento; ci aspettavamo interventi incisivi per  tagliare “l’erba” sotto i piedi  alle varie bande e ai personaggi che tengono in pugno la città inquinandola e impedendole di diventare più moderna, capace di attrarre investimenti, per rendere il lavoro di commercianti, agricoltori, artigiani più sicuro e tranquillo.

Perciò dopo un anno e alla vigilia delle elezioni regionali dobbiamo constatare con rammarico, che l’esperienza “E-Miglia-na” è già al tramonto; non vediamo innovazione né sostanziale discontinuità col passato: le aziende, le cooperative di servizio, le società appaltate, nonostante le scadenze, sono ancora qui.

Perciò Assessore Emiliano lasci il posto a qualcun altro che magari abbia più tempo e maggiore passione per la nostra città, sempre Miglio permettendo.

Ancora una volta il nostro territorio ha dovuto subire la mortificazione di vedere deluse le speranze riposte nel combattere non solo la criminalità ma anche la rassegnazione ed il silenzio. Senza risultati visibili e concreti, queste energie umane sono andate per l’ennesima volta disperse e quindi  ci siamo assuefatti ad un sistema che sembra essere inalterabile e radicato. Il messaggio che giunge alle nuove generazioni che si avvicinano alla politica è devastante: ancora una volta la politica si è servita dei bisogni della gente, dei desideri e delle speranze per un suo mero opportunismo politico, per alimentare l’attenzione dei media su un “trapezismo” acrobatico  di incarichi fine solo a se stesso.

La nostra richiesta non è certo motivata da interessi particolari in quanto AltraCittà, sin dalla sua nascita, ha la pretesa di far politica fuori dai partiti e quindi è scevra da conquiste di poltrone o da giochetti di parte che lasciamo ai professionisti della politica con la p minuscola. AltraCittà si batterà sempre per stimolare la lotta all’immoralità dilagante ed alla concussione ambientale. Saremo promotori di lodi  per chi si adopera per  il buongoverno e per l’adozione di misure volte alla trasparenza ed alla civiltà. Saremo il “grillo parlante” di collodiana memoria per tutti quelli che sono soliti imbavagliare la voce della propria coscienza morale.


San Severo, 6 maggio 2015


AltraCittà  – San Severo

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