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Festa Patronale: Improvvisazione, caos e spese folli

La festa del Soccorso è un evento così cruciale per la nostra città che non ci si può permettere di improvvisare. Un concerto si improvvisa, un discorso si improvvisa non una festa patronale.
Eventi come questo devono essere frutto di un’attenta pianificazione e di oculati investimenti. Il fatto che non esista un piano B, che non si valutino rischi e allerte meteo mi fa pensare che ancora una volta i comitati e le arciconfraternite agiscano per mero interesse personale e perdispotiche ambizione di fare “i cummannan da fest” altrimenti non ne staremmo neanche parlando.
E se la festa è stata un fiasco dal punto di vista dell’organizzazione “religiosa” è meglio stendere non un velo ma un piumone pietoso sul programma “civile” che di civile non ha proprio nulla.
Piano traffico inesistente, pianificato da un assessorato incompetente, auto allo sbaraglio e controllo del territorio pari a zero. Manifestazioni enogastronomiche come Gnam&Boom ( vi risparmio i commenti sul nome) rivelatesi un flop clamoroso, spese folli ed esagerate come quei 16mila euro ai celeberrimi Cantori di Carpino(??) per lo spettacolo di venerdì sera.
Siamo ormai giunti alla conclusione che la festa non può continuare ad essere gestita in questo modo. Le “autorità” preposte facciano un passo indietro perché i sanseveresi giusti non sono quelli che tollerano che un “potere” sia superiore alle loro leggi e tradizioni.

L’amministrazione ed i comitati hanno preteso di riempire lo stomaco dei cittadini credendo che avrebbero tenuto vuota la testa.
Ma quando un topolino di pensiero appare nella stanza, anche i potentati più potenti sono gettati nel panico.
ABBIATE FEDE.

Fabiola Florio

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