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Francesco Sderlenga lancia “l’agricoltura familiare”

Nell’agenda del Vice Sindaco con delega all’Agricoltura ed alle Attività produttive, Francesco Sderlenga, compare un punto non annunciato ufficialmente in campagna elettorale: l’agricoltura familiare.

Partendo dall’anno internazionale voluto dalle Nazioni Unite, queste le dichiarazioni del leader del Centro Democratico:

<< L’agricoltura, come detto in campagna

 

elettorale, sarà al centro della nostra azione amministrativa. Non può essere rinnegata la vocazione agricola del nostro territorio e tanto meno la mancata valorizzazione dei prodotti eccellenti dell’enogastronomia. All’insegna della tradizione, un nuovo approccio serio e cristallino, può favorire la creazione di nuovi posti di lavoro. Anche l’ONU ci dà ragione, in un certo senso, visto che ha indetto l’anno in corso: “Anno internazionale dell’agricoltura familiare”. L’agricoltura familiare include tutte le attività agricole collegate anche allo sviluppo rurale. Si tratta di “un’organizzazione agricola” gestita da un nucleo familiare, che usa, quindi, prevalentemente manodopera del nucleo stesso. L’obiettivo dell’International Year of Familiy Farming (Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare) del 2014 – continua Sderlenga – consiste nel ricollocare l’agricoltura familiare al centro delle politiche agricole, ambientali, e sociali nelle agende nazionali riconoscendo le lacune e le opportunità per promuovere un cambiamento, in direzione di uno sviluppo più equo e bilanciato. L’IYFF del 2014 favorirà un’ampia discussione e cooperazione a livello nazionale regionale e globale per accrescere la consapevolezza e la comprensione delle sfide affrontate dai piccoli proprietari terrieri ed aiutare ad individuare strumenti efficaci in grado di sostenere gli agricoltori delle aziende familiari. L’agricoltura, in particolare quella familiare e di nuova concezione, può favorire senz’altro l’occupazione.


L’agricoltura può essere la vera “medicina” per arginare la disoccupazione giovanile. L’agricoltura familiare – conclude il vice sindaco Francesco Sderlenga – guarda al bene comune >>.

Cos’è l’agricoltura familiare?

L’agricoltura familiare include tutte le attività agricole fondate sulla famiglia, ed è collegata a diverse aree dello sviluppo rurale. L’agricoltura familiare è una modalità di organizzazione agricola, della silvicoltura, della pesca, della produzione pastorale e dell’acqua-coltura, che è diretta e gestita da un nucleo familiare e prevalentemente si basa sulla manodopera familiare, maschile e femminile. Nei Paesi sviluppati ed in via si sviluppo, quella familiare è la forma prevalente di agricoltura nel settore della produzione alimentare. A livello nazionale esistono una quantità di fattori chiave, per uno sviluppo prospero dell’agricoltura familiare come: le condizioni agro-ecologiche e le caratteristiche del territorio; le politiche ambientali; l’accesso ai mercati; l’accesso alla terra e alle risorse naturali; l’accesso alla tecnologia ed ai servizi di ampliamento; l’accesso al credito; condizioni demografiche, economiche e socio-culturali; disponibilità di formazione avanzata tra le altre cose. L’agricoltura familiare ha un rilevante ruolo socio-economico, ambientale e culturale.

Perché l’agricoltura familiare è importante?

– L’agricoltura familiare e quella su piccola scala, sono inestricabilmente connesse alla sicurezza alimentare mondiale.

– L’agricoltura familiare salvaguarda i prodotti alimentari tradizionali, contribuendo al contempo ad una dieta equilibrata e tutelando la bio-diversità agricola del mondo e l’impiego sostenibile delle risorse naturali.

– L’agricoltura familiare rappresenta un’opportunità per incentivare le economie locali, in particolare quando è associata a specifiche politiche finalizzate alla tutela sociale ed al benessere delle comunità.

San Severo lì, 20 giugno 2014


Ufficio Stampa “FrSd” Comunicazione e Relazioni esterne

www.francescosderlenga.it

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