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Gigi Damone condivide la posizione di Michele Emiliano sulla riforma della scuola

“La riforma della scuola necessita un confronto nel merito, ponendosi in ascolto delle varie componenti del comparto dell’istruzione: è necessario contemperare decisionismo e condivisione”

“Ci sono riforme che sono indispensabili al Paese e che vanno realizzate. Ve ne sono alcune però che hanno bisogno di sedimentazione: andare troppo veloci, per alcune cose va bene, per altre è

 

meglio una maggiore riflessione. É il caso della riforma sulla scuola che certamente merita un’apertura maggiore al confronto ed alla condivisione, approfondendo quanto fatto fino ad oggi”.

Così l’avvocato Gigi Damone, candidato al consiglio regionale nella lista Emiliano Sindaco di Puglia auspica un confronto nel merito, ponendosi in ascolto delle varie componenti del comparto dell’istruzione, coinvolgendo tutti i soggetti interessati alla proposta di riforma della scuola pubblica e contemperando decisionismo e condivisione.

Il candidato di San Severo ha condiviso la posizione di Michele Emiliano che, come noto, durante un incontro pubblico della Sagra del programma ha nettamente affermato: “Non possiamo assecondare una riforma se non la condividiamo; se lo facessimo mancheremmo alla funzione costituzionale che ci viene assegnata, innanzitutto di cittadini, e poi di rappresentanti del Popolo. Noi dobbiamo dire che la figura di un preside che decide la linea didattica, l’offerta formativa, che stabilisce antropologicamente se un insegnante è adatto o non adatto al contesto in cui svolge la sua attività di insegnante, è una idea che contrasta con il concetto stesso di scuola pubblica contenuto nella nostra Costituzione”.

“Insegnanti, dirigenti scolastici, personale non docente (oltre che componente studentesca e famiglie) – secondo l’avvocato Gigi Damone – sono i soggetti che possono più di altri devono essere messi nelle condizioni di partecipare alla scrittura di una buona riforma per poi diventare i protagonisti del cambiamento che tutti auspichiamo. Bene ha fatto quindi il candidato presidente Emiliano a rassicurare il mondo della scuola, confermando la volontà di porre la questione tra i primi punti delle questioni da affrontare a partire dal prossimo 1° giugno”.

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