In evidenza

Giovanni Cera ha aperto ufficialmente la sua campagna elettorale

“Gli spazi di partecipazione attiva si vanno sempre più restringendo. Abbiamo bisogno di tornare a fare politica guardando ai bisogni ma soprattutto ai talenti del nostro territorio. Perché il talento non ha tempo”. Ha aperto così Giovanni Cera il convegno di presentazione della sua candidatura come consigliere regionale per la lista “Noi a sinistra per la Puglia” ad Ascoli Satriano. E

 

“Il Talento non ha tempo” è proprio lo slogan che Giovanni Cera ha scelto per la sua campagna elettorale. “Perché il talento, inteso non solo come capacità ma anche come vocazione, come dinamica di crescita, quando esplode non si lascia sottomettere dalle logiche di contrapposizione,  dalle opposizioni dialettiche: il talento segue i suoi percorsi. Percorsi anche totalmente diversi rispetto a quelli tradizionalmente configurati”. Un tema, quello dei talenti, che Giovanni Cera ha utilizzato come filo conduttore del suo intervento: “A lungo per decenni, anche qui ad Ascoli,  ci siamo battuti per modelli di industrializzazione lontani dalle vocazioni di un territorio. Senza renderci conto  che, magari, potevano essere le risorse culturali, i tesori del passato, la chiave per lo sviluppo del futuro. Oggi come oggi, se vogliamo tornare a creare occasioni di sviluppo dobbiamo ragionare in termini di rete di capacità di creare un sistema”.

Di qui una riflessione sulle profonde trasformazioni della società e della politica italiana. “La riforma del Titolo V della Costituzione ci ha lasciato privi di enti intermedi che svolgevano una funzione di strategica importanza per tutto il Paese. Da anni, ormai, ci troviamo nella situazione paradossale  di comuni che non solo non riescono più a programmare ma neanche a garantire servizi fondamentali. E quando ci riescono sono costretti ad aumentare le imposte locali a livelli insostenibili per i cittadini. In queste condizioni, solo le Regioni possono garantire percorsi progettuali di più ampio respiro. Non possiamo più pensare di tutelare e sviluppare la nostra comunità se non siamo in grado di metterla in rete con altre comunità. Solo in un ambito regionale è possibile imprimere una svolta alle scelte in materia di politiche agricole, cultura, turismo, politiche comunitarie. Ed è per questo che ho deciso di candidarmi per il Consiglio Regionale della Puglia. Perché credo che se da un lato la politica ha l’imperativo categorico di cimentarsi con le sfide delle nuove tecnologie, dall’altro abbiamo bisogno di recuperare una dimensione comunitaria e il contatto concreto e reale con i problemi quotidiani, con la gente.”.

Un elemento, questo del contatto diretto con i cittadini, a partire dal quale il candidato di “Noi a sinistra per la Puglia”, ha tracciato il passaggio più sentito del suo intervento ricordando gli inizi della sua militanza politica a 14 anni,  il giorno dell’assassinio di Aldo Moro, le prime esperienze da consigliere comunale Pci ad Ascoli Satriano, l’impegno per il mondo agricolo come dirigente Cia, e la volontà “di cimentarsi in questa nuova impresa elettorale per dare voce alle istanze di un territorio ma in un’ottica rinnovata: “il punto – ha infatti spiegato Cera – non è eleggere un consigliere regionale di Ascoli Satriano ma come a partire da questo elemento è possibile costruire un processo di confronto e di dialogo per arrivare ad una nuova stagione di sviluppo attenta ai talenti del territorio”.

Altri articoli

Pulsante per tornare all'inizio