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Giovanni Cera: “Ritrovare il senso di una sfida collettiva per dare ai giovani un futuro migliore”

Talenti, vocazioni, politiche agroalimentari, sociali e culturali al centro dell’intervento del candidato consigliere per “Noi a sinistra per la Puglia”

“Fino a qualche anno fa, San Severo era una città viva e vitale. Teatro di sperimentazioni politiche, sociali e culturali che anticipavano perfino tendenze nazionali. Qui, negli anni Sessanta, grazie alle intuizioni di Antonio Dell’Aquila si iniziò a parlare di Doc, quando in altre realtà d’Italia non si sapeva ancora cosa fosse. Qui abbiamo iniziato a porre le basi per un distretto

 

alimentare – che a partire dal D’Araprì includesse tutti i prodotti delle nostre terre – già intorno ai primi anni del Duemila. Qui c’erano uomini che hanno guidato i partiti e i sindacati in Capitanata e in Puglia. Che cosa è rimasto oggi a San Severo di tutto questo?”.

Ha aperto così Giovanni Cera, candidato consigliere regionale per “Noi a sinistra per la puglia” il suo intervento a San Severo, presso il “Caffè tra le righe”. Una riflessione intensa e profonda quella di Cera tutta incentrata sui “talenti” e “sulla necessità di riaprire spazi importanti di partecipazione”.

“Il declino, oggi, lo si avverte nell’aria come qualcosa di tangibile qui a San Severo. Lo si avverte nei pochi giovani che popolano le nostre piazze; nello scarso fermento nelle principali zone nelle ore mattutine, nella scelta di tanti ragazzi di andare via, da laureati, per evitare l’umiliazione della disoccupazione o di lavori altamente precari; nelle difficoltà di tante famiglie che stentano ad arrivare a fine mese; o di anziani relegati ai margini”. Di qui, il senso della sua decisione di candidarsi alle prossime regionali: “Abbiamo bisogno di creare un progetto condiviso e autorevole. Abbiamo bisogno di dialogo e confronto perché le idee, i talenti, o camminano sulle gambe di molte persone o non camminano affatto. L’anno scorso, alle amministrative, abbiamo tentato di mettere un piedi un percorso condiviso e virtuoso per rilanciare la nostra amata città. Non ci siamo riusciti, abbiamo perso: anche per il tradimento di tanti che ad un processo lento, faticoso ma duraturo hanno preferito una rendita di posizione immediata. Ed è per questo che ho accolto con piacere l’invito a candidarmi: per me è una sfida. Una sfida per ridare a San Severo e a tutta la Capitanata la centralità che meritano nella Puglia, per riaprire spazi di dialogo e di confronto che oggi non esistono più”.

Per Cera “è indispensabile tornare a parlare di agroalimentare, di beni culturali, di partecipazione e integrazione, di innovazione tecnologica e ambiente. È indispensabile tentare di fare un cammino tutti insieme per tentare di tracciare la rotta per un futuro diverso dalla desolazione attuale”. Il convegno è stato aperto dall’intervento di Felice Carrabba, segretario del circolo Sel di San Severo che ha rimarcato come “la scelta di Noi a Sinistra per la Puglia è quella di cercare di aprire una nuova stagione del governo regionale partendo però dalle tante cose positive fatte dalla Giunta Vendola negli ultimi dieci anni. Siamo qui per dare una connotazione più specificamente sociale, di sinistra alle politiche e agli indirizzi che caratterizzeranno la prossima consiliatura regionale. E in questo processo quella di Giovanni Cera rappresenta una delle candidature più autorevoli in Capitanata: per la sua storia e per le sue competenze”.

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