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Giuliano Giuliani, già due volte sindaco di San Severo, scenderà in campo alle amministrative del 2014

Tra le tappe in avvicinamento alle elezioni amministrative del 2014 (si parla già di una decina di potenziali candidati sindaci), che decreteranno o meno la “nuova primavera sanseverese”, tanto auspicata dai cittadini, annuncia la “discesa” (o la “salita”) in campo del già sindaco, Giuliano Giuliani che tanto dichiara: “È forse utopistico auspicare l’avvento di una classe politica formata non da ‘amministratori di condominio’, ma da personaggi preparati ed autorevoli che magari abbiano già dato prova di avere a cuore le sorti di una città?” Quesito posto da

 

Giuliani, agli intervenuti nel complesso sportivo “la Capannina”, alla riunione in vista delle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale a San Severo, nel corso della quale ha preannunciato di candidarsi e mettersi al servizio della città, “Insieme a giovani ansiosi di servire gli interessi reali e concreti di San Severo – continua – di uomini e donne rappresentanti di tutte le categorie produttive e del lavoro”. Nel panorama politico sanseverese, secondo l’ex Primo Cittadino, si è aperto un vuoto che va urgentemente colmato da un nuovo movimento per il quale la politica non sia volta alla soddisfazione di piccoli interessi particolari, ma sia strumento di crescita della città: “C’è una San Severo dimenticata che resta assente dai discorsi ufficiali sulle riforme e sui programmi futuri – evidenzia – La città sta vivendo una stagione molto avara di comprensione con episodi di autentico annullamento dei diritti. Per cui, alla fine, i soliti noti continuano ad avere la meglio sui deboli, sui privi di protezione non solo partitica. Tutto ciò accade, mentre i sanseveresi continuano a dover convivere con una quotidianità estremamente difficile e complicata, da qualunque verso la si guardi: dal lavoro alla sicurezza; dalla pulizia alla scuola; dallo sport, ai servizi sociali, al funzionamento degli uffici comunali; dal traffico, all’illuminazione; dal mantenimento delle strade, alla cura del verde; dal rispetto per il Camposanto, per i monumenti, per la biblioteca, per la memoria. A Palazzo Celestini – incalza un combattivo Giuliano Giuliani – si continua a parlare di ‘mani pulite’, onestà, trasparenza. Per Benedetto Croce, che molti farebbero bene a leggere od a rileggere, la peggiore disonestà per un amministratore è quella di non saper amministrare”. Il già due volte Sindaco, ha dato appuntamento in autunno per l’approvazione delle linee programmatiche e dello statuto del nuovo movimento politico che “Alla stregua di una lista civica – conclude Giuliani – potrebbe essere identificata proprio con il mio nome ma questo lo si deciderà insieme agli altri componenti del movimento”. Lista o movimento che ha già trovato proseliti, amici e sostenitori in numero delle centinaia. Pur identificandosi nello schieramento di centro destra, ne viene garantita la trasversalità e la presenza di nomi eccellenti. Giuliano Giuliani (il primo a dichiararsi ufficialmente), un po’ come Erwin Rommel, la famosa “volpe del deserto”, che nel corso della seconda Guerra mondiale si distinse alla guida di una Panzer-Division durante la vittoria tedesca all’Ovest del 1940 e quindi, godendo della piena fiducia di Adolf Hitler, assunse il comando dell’Afrikakorps tedesco nell’Africa occidentale, dove per quasi due anni dimostrò “grande abilità tattica e operativa” infliggendo una serie di sconfitte alle truppe britanniche grazie alla sua “superiore capacità nella conduzione di agili e spericolate manovre con i mezzi corazzati nel deserto”. Giuliani nel “deserto della politica cittadina” come l’ha definita, con questa prima mossa nello scacchiere della politica sanseverese, inizia la partita al comando della sua panzer-division, dimostrando abilità “tattico-politica” e non solo, proprio come Rommel, la “Wüstenfuchs” (la volpe del deserto) e lui come la “volpe della politica sanseverese”. Occasione per Giuliano Giuliani di passare alla storia, senza commettere, però, alcuni errori del passato.


Beniamino PASCALE

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