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Il campione del mondo, Luigi Castiglione è tornato nella “tana delle tigri” per allenare il suo erede e tanti altri ragazzi tolti dalla strada

A San Severo la storica sede dell’Accademia pugilistica “Di Mauro-Minchillo”, grazie alla “Pugilistica-Luigi Castiglione”, torna ad essere fucina di giovani potenziali campioni della boxe, noble art. Sport che fece balzare la città agli onori della cronaca, quando negli anni ’80 e ’90, la nazionale

 

olimpica era composta da 9 pugili di San Severo, su 12. Da ricordare, la partecipazione dei boxeur nostrani, di razza, alle Olimpiadi di Seul con Michele Mastrodonato e Barcellona con Luigi Castiglione. Il sogno di Luigi Castiglione, enfant terrible, iniziato a 10 anni lo ha condotto alla conquista di un titolo mondiale, che gli appartiene ancora. Oggi, il sogno si ripresenta e si sta concretizzando, volendo dare la stessa opportunità, ad altri boys come lui: sarà il suo prossimo mondiale, la sua prossima medaglia, il suo vincente “gancio destro”, che sta insegnando a 20 ragazzi e 4 ragazze. Così, Luigi Castiglione, Campione del Mondo “super mosca” versione WBU, conquistato a Grosseto il 19 aprile 1997, contro il brasiliano Giovanni Andrade: “Non è da me dare false aspettative ma può darsi che nel giro di poco tempo, ci sia il mio erede a San Severo, Michele De Filippo, che sto preparando per l’importante appuntamento dei Campionati italiani assoluti 1^ serie, il top del dilettantismo (poi c’è il professionismo) che si svolgeranno a Gagliate (NO) dal 10 al 15 dicembre. Campionato che se condotto in un certo modo, potrebbe essere utile alla sua convocazione nella nazionale olimpica. Michele, è un ‘peso leggero’, che ha sempre avuto problemi con la bilancia, anche perché è rimasto fermo un anno. La settimana scorsa ha raggiunto i 60 chilogrammi, mangia e consuma, cresce integra la sua massa muscolare; è tranquillo e concentrato. La convocazione in maglia azzurra alle olimpiadi di Rio de Janeiro ’16 potrebbe essere raggiunta. Il percorso, ora, è tutto nelle sue mani e nella sua testa”. Il ventiduenne Michele De Filippo, già allenato da Enzo Mazzeo, è vincitore di 2 edizioni del “Guanto d’Oro” e per un po’ di tempo era rimasto fuori dal ring: “Mio padre, ha visto che stavo lasciando la box – dichiara De Filippo – e mi ha affidato a Luigi Castiglione. Mi sto allenando seriamente, ho raggiunto il peso forma, acquistando fiducia ed autostima. Il maestro mi segue a 360°: dall’alimentazione al tempo da dedicare allo svago. Anche con Mazzeo mi son trovato bene”. Queste le conclusioni di Michele De Filippo, mentre si toglie i guantoni: “Ho dovuto rinunciare a tante cose e fare sacrifici. Luigi Castiglione è un vero campione del mondo, visto che è maestro in palestra e di vita. Per ora, il mio primo avversario è la bilancia. Ho raggiunto il peso forma, sono concentrato e sento tanto calore nei miei confronti”. Le conclusioni di Castiglione: “Sono tornato nella ‘tana delle tigri’, per Michele, Luigi e gli altri giovani, sperando di poterci restare per parecchio tempo. Bisogna togliere i ragazzi dalla strada, soprattutto coloro che vivono un disagio sociale e sono borderline. La palestra è aperta a tutti perché ci sono le condizioni per creare un ambiente sano e sicuro. Lo sguardo, però, sarà rivolto a coloro che hanno bisogno di aiuto, educazione e sani principi. Mi rivolgo a loro, a questa parte di gioventù sanseverese, perché conoscendone pregi e difetti, so che mi ascolteranno: faremo in modo che vadano a scuola e frequentino la palestra: questa è la prima regola”.



Beniamino PASCALE

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