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IL CIMITERO ALLA MERCÈ DI BANDE DI LADRONI!

Da circa una decina di giorni il primo cancello del Cimitero su Via San Marco in Lamis, rimosso per sistemarlo dopo tempo immemore di onorato servizio, offre un varco di tutto comodo — perché difeso temporaneamente in modo quasi ridicolo da un minimo ponteggio edile e un po’ di retina plastificata — a quella gente che, non avendo né arte e né parte, trova in tutto ciò che esiste nelle tombe private una fonte di guadagno. Ed ecco che portafiori, portalampade, cancelletti in ferro, lettere e numeri in bronzo presenti sulle lapidi e persino secchi, scope, palette raccoglirifiuti e quant’altro spariscono per le solite, eterne, luride e apparentemente inarrestabili ‘mani ignote’ di queste parti. Di servizio di vigilanza notturna, ovviamente, se ne parla solo quando ci sono le coperture finanziarie e non in maniera PERENNE come in tante altre località vicine e lontane. L’ingresso ULTRACOMODO creato dal cancello mancante sta evidentemente alimentando vari appetiti da parte di ladri in servizio permanente effettivo che da queste parti già non sono mai mancati in tempi di pace, figuriamoci in tempi di crisi economica disastrosa come quelli attuali. Alcune famiglie cittadine che hanno visto ‘ripulite’ le proprie tombe di famiglia si sono fatte sentire con noi ma anche con qualche autorità ed hanno apertamente inveito contro chi, secondo loro, non è in grado di tenere sotto controllo queste situazioni di microdelinquenza. Si può dare loro torto? Si può andare avanti a questa maniera, unendo ai tanti reati in danno dei patrimoni pubblici e privati che avvengono di giorno a quelli che avvengono col buio notturno? La risposta, naturalmente, non spetta a noi ma a chi è deputato a fornire all’opinione pubblica chiarimenti, risposte e soprattutto provvedimenti da TOLLERANZA ZERO. Facciamo notare che ciò che la nostra GAZZETTA afferma, nei limiti del possibile (come in questo caso), lo documentiamo con immagini di fronte alle quali non si può replicare niente se non creando le contromisure alle tante, troppe scorribande delinquenziali che avvengono continuamente sotto i nostri occhi. Per quanto tempo ancora dobbiamo accettare di essere offesi e derubati dalla teppaglia locale (o magari anche del circondario)? Ce lo dica chi può adottare le contromisure. Facciamo presente che le foto a corredo di questo servizio sono state scattate dopo le ore 18.30 di oggi 29 GENNAIO 2016, cioè dopo l’ora di chiusura. La precisazione vale per chi volesse magari raccontarci che prima della chiusura si provvede SEMPRE a rendere inaccessibile il cancello ‘incriminato’ di Via San Marco.

LA REDAZIONE

 

Foto scattate dopo le ore 18.30 di oggi 29 GENNAIO 2016

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