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Il Consiglio di Stato boccia sonoramente il concorso per dirigente dell’Area II del Comune, accogliendo il ricorso della responsabile del MAT, Elena Antonacci

Ha fatto e fa notizia, la bocciatura da parte della V sezione del Consiglio di Stato del concorso per dirigente dell’area II a causa dell’esclusione dei laureati in lettere (1 posto di direttore dell’area II – servizi sociali e alla persona (qualifica unica dirigenziale), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 65 del 21 agosto 2012”. L’alta Corte amministrativa, inoltre, ha riformato la sentenza del Tar annullando tutti gli atti

 

adottati ed ha condannato il Comune a rifondere le spese di causa. “Il 2013 si è chiuso con il ‘botto’ – evidenzia il responsabile del Centro Democratico, Francesco Sderlenga – Ma più che di botto, si tratta di ‘botte da orbi’ per l’Amministrazione comunale. Il Consiglio di Stato, con estrema chiarezza ha indicato l’illegittimità del concorso per dirigente dell’Area II che aveva escluso i laureati in Lettere ed ha riformato la sentenza del Tar Puglia, annullando tutti gli atti adottati e condannando il Comune a rifondere all’appellante, la dott.ssa Antonacci, le spese di causa fissate in 5.000 euro oltre gli accessori di legge. Senza considerare, chiaramente, la sostanziosa somma di denaro pubblico che il Comune ha pagato come parcella ad uno studio legale romano, per sostenere la causa stessa che poteva essere evitata! (il 24 maggio 2012, il responsabile dell’Ufficio di Avvocatura Comunale di San Severo, rilascia nota con parere legale sui titoli del concorso – Prot. n. 487/Avv del 24.05.12). Quest’operazione – continua il Consigliere comunale Sderlenga – ha visto la complicità di tutta l’Amministrazione comunale, la quale agendo contra legem, non avendo le competenze per farlo (la Giunta è un organo politico e non tecnico), ha dato indirizzo al dirigente di ruolo, arch. Pasquale Mininno, di escludere la laurea in Lettere, con la Delibera n. 206 dell’11.07.2012, primo atto annullato dal Consiglio di Stato e poi tutti gli altri consequenziali. I firmatari di quella delibera sono: Gianfranco Savino, sindaco; Cesare Rizzo, vice sindaco; Primiano Calvo; Enrico Di Rienzo; Maria Anna Bocola; Massimo D’Amico; Francesco Florio; Raffaele Bentivoglio; Leonardo Di Monte, assessori”. Francesco Sderlenga, conclude con la celebre frase di Thomas Secker, Arcivescovo di Canterbury: “Alcuni prima agiscono, poi pensano e, infine, si pentono per tutta la vita’. E questa ennesima defaillance dell’Amministrazione lo dimostra”. In questa direzione si era espresso anche il Consigliere del PD, Francesco Miglio.


Beniamino PASCALE

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