Il “copia & incolla” di Miglio e il Re Mida Marino
E’ ormai aperta la campagna elettorale per le elezioni amministrative di maggio, e da pochi giorni si sono concluse le primarie del centro sinistra che a sorpresa (siamo ovviamente ironici), hanno decretato il sig. Marino come candidato sindaco per la sinistra berlusconiana
italiana nota anche come PD.
Sarà questa primavera anticipata o la voglia di appropriarsi di una poltrona, ma ultimamente leggiamo una serie di notizie sconcertanti frutto dell’improvviso risveglio di soggetti politici fino a poco tempo fa all’ombra dei loro partiti.
Assistiamo esterrefatti alla fiera dell’ipocrisia, densa di promesse e verità calate alla cittadinanza come fosse manna dal cielo.
In questa fiera si sta distinguendo il candidato sindaco Marino, lanciato in una sfrenata campagna alla promessa: sicurezza, lavoro, rilancio del commercio e dell’economia ecc. ecc., tutti propositi lodevoli per carità. Ma a noi sorgono dei legittimi dubbi.
Ma questo Marino è lo stesso personaggio seduto da 2 mandati sulle poltrone “d’oro” della Regione Puglia? E’ lo stesso consigliere di un partito di maggioranza che ha rispedito al mittente fondi europei per svariati milioni di euro? E’ lo stesso presidente della commissione sanità che rinuncerà al compenso da sindaco, qualora eletto, avendo però intascato i lauti compensi della sua regione, tra le più pagate d’Italia?
A noi pare proprio di si.
E’ senza dubbio quello stesso personaggio accostato dalla cronaca nazionale ad alcune faccende legate alla sanità pugliese. Ci chiediamo come mai l’illustrissimo consigliere regionale che non si è mai adoperato per la sua comunità si spende improvvisamente in questa campagna promettendo di trasformare in oro tutto ciò che toccherà? Noi siamo abituati alle persone che mettono sul piatto i fatti e non le chiacchiere. Ma alla fine si sa: guidare una Jaguar è sempre stato il simbolo del comunismo. E ci auguriamo che Marino mantenga questa coerenza anche in questa tornata elettorale.
Ma stia tranquillo, in quanto ad ipocrisia è in ottima compagnia.
Impegnato in una estenuante campagna elettorale, c’è anche Francesco Miglio ex consigliere comunale nella decaduta e fallimentare giunta Savino e ora candidato sindaco.
E’ apparsa in rete da qualche giorno la notizia che il suo sarà un bilancio “trasparente, controllato e partecipato”. Il sig. Francesco coinvolgerà i cittadini, le associazioni e i movimenti nelle decisioni “strategiche”.
Bene, o Miglio ha fatto un abilissimo “copia e incolla” del programma elettorale del Movimento 5 Stelle o qualcuno avrà lasciato aperto l’ufficio protocollo del Comune. Vorremmo rinfrescare la memoria allo smemorato candidato e fargli presente che la “democrazia diretta”, che lui stesso non ha mai praticato durante il suo mandato da consigliere a palazzo Celestini, è una battaglia fondamentale del Movimento 5 Stelle. Il 20 settembre 2013 abbiamo pubblicato sul nostro portale www.m5s-sansevero.it un articolo dove spieghiamo cos’è la democrazia diretta e il bilancio partecipato, sottolineando come sia fondamentale la partecipazione popolare nelle scelte della città. A questo proposito e giusto per rivendicare un progetto del Movimento 5 Stelle San Severo, in data 04/10/2013 abbiamo consegnato e protocollato al Comune la proposta di adozione del “bilancio partecipato” e di strumenti di democrazia diretta come i referendum propositivi, l’eliminazione del quorum e la diretta streaming di tutte le sedute del consiglio comunale. In quello stesso documento proponiamo anche che “il pagamento del gettone di presenza dei consiglieri comunali sia collegato all’effettiva partecipazione ad almeno il 75% della durata della seduta”, al fine di evitare il fenomeno dei furbi che rispondono “presente” all’appello del Presidente per sgattaiolare via subito dopo.
E noi, che di democrazia diretta viviamo, il 05/10/2013 abbiamo ospitato i parlamentari portavoce del Movimento 5 Stelle. I deputati D’Ambrosio, Scagliusi e Sibilia sono venuti in città a dare una chiara dimostrazione di democrazia diretta e ad indicarci le vie da adottare e da intraprendere per farne il perno della politica italiana e cittadina.
Ovviamente di questo non se n’è ricordato Miglio. Così come delle nostre proposte non ne è stata considerata mai una. Troviamo strano che ad un attento osservatore come lui sia sfuggito questo dettaglio, i misteri del “copia & incolla”.
E anche qui siamo come al solito alla fiera dell’ipocrisia. Come mai il candidato sindaco in questione non si è adoperato per adottare questi strumenti quando lo abbiamo proposto noi? Come mai non si è battuto allo stesso modo quando, insieme a tutta la giunta, ha deciso che San Severo si deve dotare di un impianto di compostaggio sottoscrivendo egli stesso la determina?!
Sarà stato forse un dictat di partito? Avrà forse firmato sotto minaccia?! Rispondiamo noi: no, niente di tutto questo.
Ha firmato perché funziona così. I politici nostrani hanno una memoria piuttosto labile e corta. I buoni propositi vengono fuori all’occorrenza, per essere riposti nel cassetto una volta arrivati nel palazzo, quando i signori sono certi del posticino e della poltrona.
Consigliamo vivamente al candidato Miglio di dare un’occhiata ai nostri progetti mai presi in considerazione, gli stessi consegnati al comune mentre lui era consigliere! Sono forse questi gli insegnamenti cha danno al corso di alta formazione – “Scuola di democrazia” che il giovane Miglio ha frequentato? A proposito, in nome della sua decantata trasparenza, ci può dire quanto è costato ai cittadini il viaggetto a Palermo? Crediamo sia trasparenza anche questa, vero?
Movimento 5 Stelle
San Severo