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IL DOTT. ROBERTO DE ROSSI SULLA RIVISTA GIURIDICA”ARCHIVIO PENALE”

Continua la brillante carriera universitaria e professionale del giovanissimo dottor Roberto de Rossi.

Apprendiamo con gioia e orgoglio per la nostra città che il dott. Roberto de Rossi, Cultore della materia di Diritto Processuale Penale presso l’Università degli Studi di Foggia, ha commentato sulla

 

notissima rivista giuridica online Archivio Penale diretta dall’egregio prof. Alfredo Gaito dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza, un’ordinanza della prima Sezione penale della Suprema Corte di Cassazione relativa ad un contrasto giurisprudenziale su due questioni in materia di latitanza.

Il dott. de Rossi, in particolare, era stato chiamato dal prof. Gaito ad esprimere un giudizio di particolare complessità logica e tecnica sulle questioni anzidette, illustrando nel dettaglio gli orientamenti giurisprudenziali sul punto ed esprimendo una previsione su cosa avrebbero poi statuito le Sezioni Unite del Supremo Collegio.

In esito alla camera di consiglio del 27 marzo 2014, le Sezioni Unite si sono pronunciate proprio in conformità a quanto sostenuto dal dott. Roberto de Rossi nel commento all’ordinanza, denotando in lui una solida preparazione professionale.

Con grande orgoglio, rileviamo peraltro che la rivista giuridica suddetta vanta autori del calibro di Paola Severino, giurista di fama nazionale e ministro della giustizia del governo Monti fino all’aprile del 2013, il prof. Giorgio Spangher, Professore ordinario di Diritto processuale penale presso l’Università La Sapienza di Roma ed il prof. Paolo Tonini, Professore ordinario di Procedura Penale presso l’Università degli Studi di Firenze.

Roberto de Rossi, già Rappresentante dei Praticanti Avvocati di San Severo, collabora con l’ill.ma prof.ssa Donatella Curtotti, associata di Diritto Processuale Penale presso l’Università degli Studi di Foggia, ed attualmente lavora presso lo Studio legale Curtotti di Foggia, il cui titolare è il noto avv. Michele Curtotti.

Al dott. de Rossi vanno i più sinceri complimenti, augurandogli di portare sempre più prestigio alla classe forense di Capitanata.

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