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IL VOLONTARIATO DELLA CIVILIS ESEMPIO DA IMITARE

A quarant’anni di attività Giuseppe MARASCO che fondava il 22 gennaio 1975 l’O.M.G.A. “ Organizzazione Marasco Giuseppe Ariete”, oggi CIVILIS Confederazione Europea onlus (Ente nazionale di promozione sociale ed altro). In una crisi che dura ormai da sette anni,

 

c’è qualcosa che colpisce al cuore, e mette a nudo la povertà di tanti e il privilegio di pochi, non è tanto la mancanza di denaro quando quella di fiducia e di speranza. E’ infatti, ci furono epoche in cui l’Italia era ben più misera di oggi, si pensa al dopoguerra quando Alcide de Gasperi dovette supplicare WASHINGTON di farci avere una nave di farina, nonostante la voglia di lottare, di rialzarci, e lo facemmo meravigliosamente, in tempi brevi. Rispetto ad allora noi oggi abbiamo più risparmi, maggior reddito, abbiamo anche una migliore credibilità internazionale, ma quello che ci manca è un’anima comune, la capacità e la voglia di lottare per gli stessi traguardi, la consapevolezza che tutti ci rialziamo o tutti restiamo in ginocchio, il senso dei propri doveri, e non solo quello, esasperato, dei diritti. Siamo un coacervo di individualità, un’accoglienza di richieste da parte, un popolo viziato che pretende, impone, sollecita. E non riesce ad avere, senza aver fatto granché per meritarlo, distrugge con forme di vandalismo ignobile, ciò che è ricchezza comune. Ma certo è che oggi, amministrare questo nostro Paese è più difficile che mai. Perché manca la cultura dello stare insieme. Che un tempo avremmo detto di nazione, o di Stato, o di popolo, oggi almeno di società civile, e per questo un merito va al SINDACO ANGELO RICCARDI che è riuscito ad aggregare  è trovare il modo di uscire da un pozzo che si potrebbe dire senza fine. Ritrovando il senso della appartenenza, nonostante si viva in un mondo globale, il senso della dignità, nonostante i modelli che ci vengono proposti.  Inseguendo il piacere di sentirsi a posto con la nostra coscienza. Quella di cittadini, per lo meno, se non proprio quella di cristiani. Inoltre tutelare l’Ambiente per rispettare la vita, il dissesto idrogeologico è la causa di una sempre più scarsa attenzione dell’uomo per il territorio in cui vive, come l’abbandono dei rifiuti. E investire nell’ambiente non porta voti ai nostri governanti. Consideriamo ogni nostra quotidiana azione come se fosse destinata alla storia. Diamo una dimensione etica, estetica, ma anche epica alle nostre scelte. Aboliamo dalla nostra vicenda personale la furbizia, sostituiamola con la dignità della coerenza. Non saremo più dei banali consumatori di mode e di modelli. Ma, veri uomini e donne da imitare.                                                              Giuseppe Marasco

 

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