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ISTITUZIONI FORTI E DECISE

di DESIO CRISTALLI

Di spalla a questo EDITORIALE ne pubblichiamo un altro uscito sul sito della nostra GAZZETTA poche ore dopo l’OMICIDIO PALUMBO dei giorni scorsi. Una riflessione a 360 gradi su cosa quella ‘mattanza’ ha significato e significherà nel prossimo futuro per la nostra Città e il suo hinterland.

Vogliamo con queste poche righe ‘rinfrescare’ lo sdegno popolare forse non accompagnato a dovere da quello di alcune significative Istituzioni di casa nostra, alcune delle quali molto presenti nella campagna elettorale televisiva e live pugliese. Partiamo da una domanda: ma sul piano politico-sociale chi deve porre massima attenzione (almeno) agli omicidi efferati che imbrattano l’Italia? Il Ministro dell’Interno che è di DESTRA ma che per alchimie italiche governa con la SINISTRA. E così non può fare cose di DESTRA che gli piacerebbe fare per l’ordine pubblico e non può certo farle di SINISTRA. E qui vafatto notare che i Sindaci, ad esempio, che una volta in casi estremi indossavano la fascia tricolore e scendevano nelle piazze in testa ai Cittadini, minacciavano o davano dimissioni nelle mani dei Prefetti, pur se sembrano per le leggi in vigore figure autorevoli nel campo dell’ordine e della sicurezza pubblica locale, sono di fatto ESAUTORATI. Ma anche in campo sanitario, dove i Sindaci sono definiti ‘la prima autorità locale’…nella pratica contano come il due di briscola! Ma se devono essere figure di primo piano della legalità e della sanità, perché non riempiamo legislativamente queste cariche di POTERI DECISIONALI visto che oggi un Sindaco può solo andare a pietire aiuto dal Prefetto, poi magari lo invitano a partecipare ad un Comitato Provinciale per fatti di cronaca nera eclatanti del suo Comune…ma a casa porta solo promesse di potenziamento di organici delle Forze dell’Ordine che poi restano eternamente sole e abbandonate al loro destino sul campo, dove – per quattro soldi al mese… – ci si confronta con le pistolettate e non con i discorsi infiocchettati di belle parole della politica. In parole povere:se ammazzano le persone nelle strade, le sequestrano, le rapinano, a chi devono rivolgersi visto che le autorità più vicine sono quasi SCATOLE VUOTE? Devono andare in massa a Roma, a Foggia o dal Padreterno per sperare di essere ascoltate e soprattutto esaudite nelle loro più che legittime aspettative di legalità, sicurezza e sanità? Domande senza risposte. E andiamo avanti così, senza Istituzioni forti e decise e con Città (anche di nostra conoscenza!) che persino nei giorni successivi ad omicidi, rapine ed estorsioni a cascate hanno un encefalogramma socio-politico piatto…

 

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